Malpensa-New York con il timore coronavirus: ecco il viaggio della valdostana Giulia
la studentessa di Quart ha preso parte a una simulazione dell'ONU
Giulia Calisti, 18 anni, studentessa del 5° anno al liceo classico bilingue di Aosta residente al Villair di Quart è rientrata mercoledì da New York, dove ha trascorso otto giorni partecipando a un evento di formazione promosso dall’Onu.
Il suo viaggio è filato liscio; giusto in tempo verrebbe da dire,visti gli sviluppi recenti e le limitazioni ai passeggeri italiani.
Dopo aver trascorso lo stage del quarto anno a Gazzetta Matin, la scorsa estate, Giulia è diventata nostra collaboratrice,soprattutto per le notizie che riguardano il suo comune di residenza.Questa è l’esperienza del suo viaggio nella Grande Mela ai tempi del coronavirus.
Il racconto
Dal 25 febbraio al 4 marzo 2020 sono stata negli Stati Uniti d’America per partecipare al progetto NHSMUN (National High School Model UnitedNations) a New York. Si tratta di una simulazione diplomatica promossa dall’ONU in cui gli studenti ricoprono il ruolo di “ambasciatori”.
Tale evento, ogni anno, coinvolge circa 5000 ragazzi provenienti da tutto il mondo. A ognuno viene assegnato il compito di rappresentare un paese in una delle tante commissioni dell’ONU. Insieme a un’altra ragazza ho rappresentato la commissione DISEC (Disarmo e Sicurezza Internazionale) della Romania e dovevo lavorare sul tema del disarmo in Medio Oriente e nell’Africa del Nord e sulla regolamentazione dell’uso delle milizie private e dei contractors.
Sono venuta a conoscenza del progetto grazie a Instagram. Mi sono iscritta e ho sostenuto una selezione con l’associazione WSC Italia Global Leaders tramite Skype. Superato questo step è iniziatala formazione: ho seguito video-lezioni online per acquisire le competenze specifiche che mi hanno permesso di operare all’interno delle simulazioni diplomatiche. Inoltre ho studiato la politica, la geografia e l’economia del paese che mi era stato assegnato in modo da poterne rappresentare gli interessi.
Viaggiare durante lo scoppio del coronavirus non è stato facile. Ma sono partita lo stesso, in accordo con i miei genitori. Fortunatamente il viaggio non è stato compromesso: atterrati a New York siamo stati sottoposti ai soliti controlli di routine e, rientrati in Italia, al protocollo sanitario d’ingresso.
Ho deciso di prendere parte a questo progetto per vivere un’esperienza attiva, all’interno di un organo internazionale quale l’ONU, e contribuire alla stesura dei protocolli e delle procedure diplomatiche per le risoluzioni dello stesso, per approfondire le mie conoscenze su tematiche di interesse globale e per rapportarmi con studenti di tutto il mondo.
Nel tempo libero ho avuto la possibilità di visitare la Grande Mela, con i suoi monumenti, i musei, i grattacieli, il rumore e i taxi gialli. È stata un’esperienza davvero interessante che mi ha permesso di confermare i miei interessi nel diritto internazionale e nella diplomazia.Vorrei intraprendere questo percorso universitario.
In foto, Giulia nella sala generale dell’Onu; nella simulazione ha rappresentato la Romania.
(giulia callisti)