Consiglio regionale, Av e Sa: il reintegro della Giunta si può fare
I due Gruppi consiliari hanno chiesto un parere a un costituzionalista
Consiglio regionale. Il reintegro della Giunta si può fare. Lo dice un costituzionalista. E’ quanto fanno sapere i gruppi Alliance valdôtaine e Stella Alpina che hanno chiesto un parere a un esperto in materia. Il parere evidenzia che in una circostanza contrassegnata dalla dichiarazione dello stato di emergenza “l’obiettivo che l’organo esecutivo sia messo in condizione di operare a ranghi completi, pur in regime di prorogatio, appare una finalità pienamente ragionevole, anche al fine di motivare la scelta di procedere alla reintegrazione dell’organo“.
Scrivono. «Considerata la situazione di grave emergenza che si sta affrontando, ritengono che sia più che mai necessario reintegrare l’organo esecutivo dei componenti mancanti, poiché, pur in regime di prorogatio, occorre in questa circostanza garantire un’operatività adeguata alla eccezionalità della situazione da affrontare. Gli ulteriori carichi normativi ed esecutivi legati alla gestione dell’emergenza gravanti sulla Regione, che già sarebbero pesanti in situazione di completezza dell’esecutivo, sono insostenibili e schiaccianti nella condizione in cui si è venuta a trovare la giunta valdostana».
Ricordiamo che il presidente Renzo Testolin con funzioni prefettizie regge l’interim di ben tre assessorati – dei lavori pubblici, dell’agricoltura, turismo e beni culturali – fortemente colpiti dall’attuale blocco economico.
Rimarcano Av e Sa. «E’ una situazione problematica ai limiti dell’esplosività, che va affrontata con urgenza e che richiede un’adeguata soluzione, visto il prolungarsi dell’emergenza e conseguentemente del lasso di tempo che ci separa dalle elezioni previste per il rinnovo del Consiglio regionale. A questo scopo e in seguito alle sollecitazioni preoccupate espresse da rappresentanti del mondo accademico, dai sindacati, dalle associazioni di categoria, i gruppi Av e Sa hanno deciso di richiedere il parere di un costituzionalista di acclarata competenza ed esperienza, al fine di fornire un contributo quanto più possibile serio e attendibile alla soluzione del problema».
Il parere
E il parere redatto risulta chiaro, poiché conclude che, in una circostanza contrassegnata dalla dichiarazione dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, “l’obiettivo che l’organo esecutivo sia messo in condizione di operare a ranghi completi, pur in regime di prorogatio, appare una finalità pienamente ragionevole, anche al fine di motivare la scelta di procedere alla reintegrazione dell’organo”.
Non si tratta cioè di rifare una giunta o di alterarne i poteri, ma di consentire al Consiglio regionale, sulla base di presupposti straordinari, di compiere la scelta dei nuovi assessori da reintegrare e di permettere alla Giunta così reintegrata di operare, rimanendo entrambi nel regime di prorogatio, per gli atti indifferibili e urgenti, fino a che non saranno effettuate le elezioni anticipate.