Coronavirus: il Consiglio Valle dice no agli indennizzi a fondo perso
Li chiedeva Emily Rini per partite Iva, piccole e micro imprese
Coronavirus. Indennizzi a fondo perduto alle partite Iva e alle piccole e micro imprese: il Consiglio Valle dice no. Motivano così gli astenuti: «Ne riparleremo per la fase2». «Fare una ricognizione delle risorse e dare indennizzi che vadano a coprire le spese fisse di piccole e partite Iva. «Almeno per mettere una pezza. Diamo un segnale unitario verso le categorie che soffrono di più. Si abbatta il tabù dell’indennizzo».
E’ quanto proponeva l’ordine del giorno presentato da Emily Rini (Ac-PnV-Fv)
Gli interventi
Stefano Aggravi annuncia l’astensione del gruppo Lega. «Dare false aspettative non è corretto. Se anche avessimo destinato 3,5 milioni alle partite Iva, avremmo distribuito a ognuna delle 10 mila piccole e micro imprese valdostane 333 euro». Rini aveva in realtà parlato di 8 milioni.
Dice sì Chiara Minelli di Rete Civica. «E’ comunque una misura che va nella direzione da noi auspicata».
Pierluigi Marquis (Stella alpina), presidente della II Commissione consiliare ha messo in chiaro. «Non era previsto nella fase 1. E’ quanto era stato concordato. Se vogliamo essere seri credo dovremo proporre iniziative più strutturate per i settori. Le fughe in avanti non sono serie, non è questa la modalità di approccio».
Astensione anche per Uv e Av «il lavoro fatto in queste settimane va rispettato. Gli indennizzi li approfondiremo nella fase 2» ha sottolineato Jean-Claude Daudry. Astenuti Vdalibra, Gruppo misto e Mouv’. A favore Daria Pulz (Adu) e M5S.