Cibo d’asporto: prenota e ritira, sì con l’autocertificazione
Un'ordinanza del presidente della Regione lo prevede
Cibo d’asporto: sì con l’autocertificazione ma regole da rispettare. Voglia di gelato, salatini, piatti sfiziosi: si può soddisfarla a patto che l’attività sia nel tuo comune o in un comune limitrofo. Basta l’attuale autocertificazione. Nessun contrasto con il Dpcm del 26 aprile.
Cibo d’asporto
La Valle d’Aosta ha anticipato la vendita del cibo da asporto con un’ordinanza del presidente della Regione, Renzo Testolin. Non più solo consegna a domicilio dunque, ma nei locali valdostani e anche nei laboratori industriali e artigianali ci si potrà recare – un cliente alla volta – per l’acquisto di pietanze a condizione che l’ordinazione sia effettuata on line o telefonicamente e che il ritiro venga dilazionato nel tempo in modo da evitare assembramenti. E’ vietata ogni forma di consumo del cibo all’interno e all’esterno dei luoghi di acquisto.
«Nel prioritario rispetto delle regole volte alla tutela della salute questo è un piccolo passo verso la graduale ripresa delle attività», ha commentato il presidente della Regione, Renzo Testolin.