Geenna, il parroco di San Giorgio Morgeto: «Prettico voleva sostenere un progetto di solidarietà contro la mafia»
La serata con la raccolta fondi, però, non fu mai organizzata perché Prettico «aveva degli impegni elettorali»
Geenna, il parroco di San Giorgio Morgeto: «Prettico voleva sostenere un progetto di solidarietà contro la mafia, ma l’evento non fu organizzato».
«Nicola Prettico voleva mettere a disposizione la sua discoteca per una serata di beneficienza. Sapeva che con la Parrocchia abbiamo creato una squadra di calcio nell’ambito di un progetto finalizzato a togliere la manovalanza alla criminalità organizzata. A Prettico era piaciuta quest’idea e voleva dare una mano con una raccolta fondi». Lo ha spiegato il parrocco di San Giorgio Morgeto Don Antonello Sorrentino, sentito come teste dell’accusa nell’ambito del processo Geenna.
La serata, tuttavia, non fu mai organizzata perché «Prettico aveva impegni elettorali – ha spiegato il teste -. Io rimasi meravigliato del fatto che Prettico non si fosse più fatto sentire, ma accetto tutto. Non era una cosa dovuta».
Don Antonello ha poi precisato che «Prettico non mi chiese mai esplicitamente sostegno o appoggio elettorale per le comunali del 2015. Però forse indirettamente…ma potrebbe essere un mio pensiero».
Secondo la DDA di Torino, però, la vicenda sarebbe andata diversamente. Come si legge nell’ordinanza del gip che aveva fatto scattare il blitz del 23 gennaio 2019, Prettico aveva parlato con Don Antonello perché stava «cercando l’appoggio elettorale della comunità sangiorgese dimorante in Valle d’Aosta. In particolare, emerge che Prettico abbia chiesto a Sorrentino di partecipare alla serata inaugurale della discoteca Prince, per dimostrare ai calabresi originari di San Giorgio Morgeto residenti in Valle d’Aosta il suo appoggio elettorale. In cambio del favore, Prettico si impegna a donare parte dell’incasso alla parrocchia di San Giorgio Morgeto».
Nel processo aostano, il consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico è accusato di associazione mafiosa.
Il prete ha poi fatto riferimento ai suoi rapporti con Marco Sorbara (accusato di concorso esterno) e Antonio Raso (imputato per 416 bis). Sorbara «partecipava a iniziative della parrocchia, da sempre veniva alla festa di San Giorgio. Anche la processione del santo, poi veniva sempre invitato siccome era assessore ai convegni che organizzava l’amministrazione» comunale di San Giorgio Morgeto. Antonio Raso, invece, «veniva giù in estate. Poi ricordo anche a Pasqua, a seguito di estrazione, Raso fu selezionato per portare la croce nella processione».
Rispondendo a una domanda dell’avvocato Pasquale Siciliano (difesa Raso), il teste ha infine precisato che «con Raso ho sempre avuto rapporti semplici, tra parroco e fedele. Nella massima tranquillità. E’ una persona gioviale e disponibile con tutti».
In foto, Nicola Prettico entra in Tribunale prima dell’udienza.
(f.d.)