Geenna, l’ex sindaco San Giorgio Morgeto: «Prettico in Calabria era quasi un cittadino onorario»
Vincenzo Marrapodi, sentito come teste della difesa, ha anche riferito in merito ai rapporti del consigliere comunale imputato per 416 bis con la massoneria
Geenna, l’ex sindaco San Giorgio Morgeto: «Prettico in Calabria era quasi un cittadino onorario».
«Alle elezioni, non ricordo quali ma potrebbero essere quelle del 2010 o quelle del 2005, Guido Grimod mi presentò Nicola Prettico chiedendomi se potavamo presentare qualcuno del paese». Così Vincenzo Marrapodi, più volte sindaco di San Giorgio Morgeto e amico di Prettico, sentito come teste della difesa del consigliere comunale di Aosta arrestato il 23 gennaio 2019 e imputato per associazione mafiosa.
«Io attualmente sono un dipendente del centro dell’impiego di Gioia Tauro, ma in passato sono stato vice sindaco di San Giorgio Morgeto (dal 1978 al 1986) e poi sindaco dall’86 all’88 e dal ’93 al 2001», ha spiegato Marrapodi.
Dopo l’incontro con Grimod, «con Prettico è nato un ottimo rapporto, per me è diventato pian piano quasi uno di famiglia. Quando venivo in Valle d’Aosta mi incontravo quasi sempre con Prettico e idem quando lui veniva in Calabria. Giù era diventato quasi un cittadino onorario di San Giorgio Morgeto».
Riguardo al tema delle elezioni, interrogato dal pubblico ministero Stefano Castellani, Marrapodi ha precisato: «Quando ci furono le ultime comunali ero salito in Valle per venire a trovare la mia famiglia. C’erano le elezioni e in quell’occasione, anche se non sono salito apposta per dare una mano, ma ho avuto piacere di stargli vicino e ricordo di aver presentato Prettico a qualcuno dei paesani e dei parenti di mia moglie dicendo che era candidato. Gli sono stato vicino soprattutto il giorno dello spoglio. Sono stato a casa sua, eravamo io e lui».
Rispondendo alle domande dell’avvocato Nilo Rebecchi (difesa Prettico), il teste ha poi ricostruito la visita ricevuta nel gennaio 2016 da Prettico, quando Marrapodi si trovava in una clinica di Bari. «Io fui operato a Bari, mi sembra fosse il gennaio 2016. Prettico venne a trovarmi accompagnato dallo zio. In quell’anno venne a San Giorgio anche con la moglie e i bambini. Era passato a salutarci e sono rimasti a pranzo. Comunque più di una volta è venuto da me e ha anche dormito a casa mia. Quando stava da noi rimanevamo quasi sempre insieme, la sera si si stava a bere limoncello fino a tardi. Si parlava di lavoro».
Infine, il teste ha raccontato «dell’interesse di Prettico alla massoneria. Nel 2010 un mio amico mi ha detto che mi doveva presentare un suo amico importante. Si trattava di Giuseppe Scidone, il quale mi parlò della massoneria anche se io però non ero molto interessato». Ma in un momento successivo, il teste cambiò idea: «Andai per l’iniziazione e mi accompagnò Prettico. Un’altra volta poi invitai Nicola Prettico perché della massoneria mi aveva colpito il concetto di “amore verso i fratelli”. Prettico venne ed entrò nella loggia di Mentone con me. Ma poi abbiamo smesso di frequentare la loggia perché era più una sorta di gruppo di amici che si incontravano. Non mi risulta che Prettico sia entrato in un’altra loggia e lo stesso vale per me».
(f.d.)