Abuso d’ufficio: chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Nus
Richiesto il rinvio anche per il segretario comunale Ubaldo Cerisey; a Camillo Rosset contestata la concessione del terreno sul quale insiste il padiglione delle feste del cugino Paolo Contoz
Abuso d’ufficio: chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Nus per la concessione del terreno sul quale insiste il padiglione delle feste del cugino Paolo Contoz. La procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Nus, Camillo Rosset, e del segretario comunale, Ubaldo Cerisey, nell’ambito dell’inchiesta sul terreno concesso dal Comune all’ex consigliere regionale Paolo Contoz (che non è indagato), cugino di primo grado di Rosset, per ospitare un padiglione da 200 metri quadrati. Rosset è indagato per abuso d’ufficio e, in concorso con Cerisey, per falso.
Le indagini
In base alle indagini dei carabinieri della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent il sindaco aveva partecipato alla riunione di giunta del 20 giugno 2019 che aveva autorizzato Contoz a utilizzare il padiglione per attività di associazioni del Comune e, nonostante il rapporto di parentela, non si era astenuto. Inoltre era stato applicato un sconto del 60 per cento, non consentito, del canone Cosap (per l’occupazione del suolo pubblico), facendo sì che la tassa pagata dall’ex consigliere regionale passasse da 1.965,6 a 786,24 euro.
Durante un’altra riunione di giunta, il 9 gennaio 2020, il sindaco poi non si era astenuto ma aveva votato a favore della delibera che prorogava la concessione dal 29 febbraio al 30 maggio scorso. Un provvedimento che senza il voto di Rosset non sarebbe passato. Inoltre per «occultare la sua condotta e allo stesso fine consolidare il vantaggio di Contoz» aveva indetto una riunione di giunta, il 13 febbraio, in cui si era assentato. L’accusa di falso fa riferimento alla falsa attestazione della presenza del segretario comunale nella riunione di giunta del 5 dicembre scorso e a quella del segretario comunale e di un assessore nella seduta del 30 ottobre 2019, che in realtà si era svolta il giorno successivo.
(re.aostanews.it)