Corsa in montagna: annullati i campionati mondiali
La delusione di Xavier Chevrier: «E' come se togli un sogno a chi ama sognare»
Annullati i campionati mondiali di corsa in montagna. La W.M.R.A. ha annunciato oggi la cancellazione della rassegna iridata in programma il 13 e 14 novembre ad Haria, nell’isola di Lanzarote.
Annullati i campionati mondiali di corsa in montagna
La kermesse prevista alle Canarie prevedeva sia gare in formato classico che sulle lunghe distanze. «Abbiamo preso questa decisione a causa delle nuove misure introdotte dal governo locale a Lanzarote per l’aumento dei casi da Covid-19 negli ultimi 14 giorni – ha detto Jonathan Wyatt, presidente dell’associazione mondiale -. Le norme attuali renderebbero problematica la logistica dell’evento. Per salvaguardare la sicurezza di tutte le persone coinvolte, è stato quindi deciso di cancellare la manifestazione».
Wyatt ha quindi rincarato la dose, sempre a proposito di sicurezza. «Dobbiamo essere sicuri che i nostri eventi sportivi non possano contribuire in alcun modo al peggioramento della pandemia – ha aggiunto -. È difficile fare a meno del Mondiale quest’anno, ma alla fine prendere la decisione non è stato complicato».
Xavier Chevrier: «E’ come se togli un sogno a chi ama sognare»
La reazione di Xavier Chevrier, plurititolato azzurro di corsa in montagna, non si è fatta attendere. «È come se sparissero i fiori per le api – ha scritto il campione di Fénis su Facebook -. O come fare un goal senza esultare, mangiare con il naso tappato, fare una Olimpiade senza fuoco, vivere la notte di San Lorenzo piena di nuvole, fare un rally in autostrada. E’ come se togli un sogno a chi ama sognare».
Chevrier, già privato dei mondiali di mezza maratona in primavera, non ha risparmiato critiche agli organizzatori. «Va a farsi fottere un altro Mondiale – ha aggiunto -, scelta che rispetto, ma che non posso totalmente condividere. Vedo altri sport che vanno avanti; vedo, per fortuna, la società che cerca di uscirne con cautela. Vedo movide e feste, vedo a volte troppe cose. Sarà che sei il nostro più grande stimolo, ma manchi da morire: ciao Maglia Azzurra. A presto. Poudzo».
(d.p.)