Coronavirus, al J.B. Festaz di Aosta positivi 30 pazienti e 21 operatori
L'ingresso della casa di riposo JB Festaz di Aosta
Sanità
di Luca Mercanti  
il 09/11/2020

Coronavirus, al J.B. Festaz di Aosta positivi 30 pazienti e 21 operatori

Il direttore Alessandro Cama tranquillizza: la maggior parte è asintomatica

Boom di contagi e due decessi, al J.B. Festaz di Aosta. Lo riporta Gazzetta Matin in edicola lunedì 9 novembre.

Allerta ora sostanzialmente rientrata all’ex Bellevue e condizioni tutto sommato di tranquillità nelle altre case di riposo e rsa aostane.

Questa la situazione delle strutture per anziani nel comune di Aosta, che soprattutto per quanto riguarda il Réfuge Père Laurent, nella prima ondata di contagi avevano vissuto momenti di grande emergenza.

J.B. Festaz

Al J.B. Festaz positivi 30 pazienti su 99 e 21 operatori. «So che i numeri possono spaventare, ma la situazione non è così grave – sottolinea il direttore Alessandro Cama -. La maggior parte è asintomatica o paucisintomatica. Purtroppo, due anziani sono deceduti e alcuni hanno dovuto far ricorso all’ospedale, ma abbiamo preso tutte le misure del caso per far rientrare il problema».

Problema venuto a galla «perché abbiamo deciso di renderci autonomi e di effettuare continui tamponi rapidi – ancora Cama -. In questo modo riusciamo a conoscere puntualmente la situazione e ci rivolgiamo all’Usl solo in caso di positività». E gli operatori? «E qui sta il problema – ammette -, perché sono risultati positivi in 21, ma praticamente tutti sono asintomatici ed è così che si diffonde inconsapevolmente il contagio. Così, poi, viene meno anche la forza lavoro, ma ci stiamo dando da fare per tenere sotto controllo la questione».

Al J,B, Festaz saranno aggiunti 12 letti Covid, dove saranno trasferiti pazienti ricoverati attualmente in ospedale, così da “alleggerire” un po’ il carico del nosocomio, vicino alla saturazione per l’elevata ospedalizzazione dei positivi.

Père Laurent

«Nessun positivo, fortunatamente sono mesi ormai che siamo a posto dopo le grandi difficoltà incontrate – sottolinea il direttore, don Elio Vittaz -. Certo, è una tristezza pensare che i familiari non possono incontrare gli ospiti, visto che da un mesetto abbiamo nuovamente sospeso le visite settimanali, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia». Gli ospiti, comunque, sono notevolmente calati rispetto a qualche mese fa, quando la casa di riposo aveva dovuto affrontare una lunga serie di decessi e problematiche legate alla gestione dell’emergenza e all’approvvigionamento dei DPI. «Al momento gli ospiti sono una settantina – ricorda don Vittaz -, ma la cosa positiva è che abbiamo riaperto a nuovi ingressi. L’emergenza? Per fortuna è passata, abbiamo preso tutte le precauzioni suggerite dai protocolli, è difficile, ma stiamo riuscendo a mantenere tutte le indicazioni. Certo, non è facile mantenere il distanziamento e far portare la mascherina anche ad alcuni anziani in difficoltà, ma l’impegno è grande. Speriamo di riuscire ad allontanare questo male dal Mondo».

(alessandro bianchet)

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