Concorso mieli Valle d’Aosta, premiate 38 eccellenze
La XXVI edizione della rassegna è andata in scena al termine di un anno particolare, che ha penalizzato le zone laterali della media e bassa Valle
Sono 38 i riconoscimenti assegnati nell’edizione 2020 del Concorso dei mieli della Valle d’Aosta.
Nonostante il periodo complicato, infatti, nel corso del mese di ottobre l’assessorato all’Agricoltura non ha voluto far mancare il tradizionale appuntamento, mettendo in piedi una XXVI edizione in grado comunque di esprimere prodotti di grande qualità.
Il concorso
Ospitata nella sala di degustazione dell’assessorato, l’edizione 2020 del Concorso dei mieli ha visto la presentazione di 119 campioni, sui quali sono state eseguite analisi chimico-fisiche dall’Unità Analitica Miele del Laboratorio dell’assessorato.
Su 59 mieli dichiarati monoflorali, inoltre, è stata effettuata l’analisi melissopalinologica per confermare l’appartenenza alla categoria dichiarata.
A determinare i premi delle diverse categorie, nonché i tre attestati di merito riconosciuti, ci hanno pensato le commissioni di assaggio, composte da diciassette esperti assaggiatori.
La produzione
La XXVI edizione arriva in una stagione strana.
Il clima di inizio primavera, infatti, è stato favorevole per le prime fioriture di interesse apistico, consentendo un precoce sviluppo delle colonie di api.
Il meteo instabile di maggio, però, ha condizionato negativamente i raccolti primaverili del prezioso nettare dei fiori di tarassaco, così come del miele millefiori di fondo Valle.
Nella seconda settimana di giugno, poi, con gli alveari portati a quote più elevate, le alte temperature e le scarse precipitazioni hanno regalato un ottimo raccolto in alta Valle (buona infatti la produzione di rododendro e millefiori di alta montagna), con produzioni medie superiori alle aspettative.
Regolare, la produzione di castagno in bassa Valle, mentre ha subito una brusca frenata quella di miele di tiglio, mitigata dal raccolto di quello tardivo, reperibile intorno ai 1000/1200 m s.l.m.
Penalizzate, infine, le realtà delle vallate del Cervino, Champorcher, Val d’Ayas e Valle del Lys, dove le culture sono risultate in anticipo, ma con poche giornate di clima favorevole per la bottinatura da parte delle api.
Il commento
«Il concorso è per noi un’occasione importante per valorizzare e promuovere una delle eccellenze del nostro comparto agroalimentare, la filiera apicola, sulla quale l’assessorato investe molto anche in termini di assistenza tecnica – spiega l’assessore all’Agricoltura, Davide Sapinet -. Siamo consapevoli del ruolo che le api rivestono per l’ambiente in termini di mantenimento della biodiversità e di contributo attivo alle produzioni agrarie. Inoltre, teniamo in conto il fatto che la Valle conta più di 500 apicoltori, per un totale di circa 8200 alveari; e in questi anni sono crescite molto la professionalità, la diversificazione e la qualità del prodotto».
(al.bi.)