Zona franca VdA: il senatore Lanièce raccoglie l’invito di Pas e si fa portavoce a Roma
Pays d'Aoste Souverain aveva chiesto una sperimentazione triennale
Zona franca: il senatore Lanièce raccoglie l’invito di Pas e si fa portavoce della sua istituzione. Il tema dell’applicazione della zona franca, rilanciato dal movimento Pays d’Aoste Souverain, sarà portato all’attenzione del governo italiano dal senatore valdostano Albert Lanièce. Lo annuncia in un comunicato Pas.
”A seguito del nostro appello alle massime autorità politiche valdostane, abbiamo ricevuto una risposta dal senatore Albert Lanièce che, mostrando la sua sensibilità autonomista al servizio degli interessi valdostani, si è detto disponibile a collaborare con Pas per la redazione di un progetto per l’applicazione dell’articolo 14 dello Statuto speciale della Valle d’Aosta sulla Zona Franca contestualizzate alla realtà di oggi e quindi per portarla all’attenzione dei massimi livelli del governo italiano”. Pas desidera inoltre “un’effettiva partecipazione della Giunta regionale a questo tema per un’incisiva azione corale”.
L’antefatto
Chrisian Sarteur a ottobre aveva preso carta e penna carta e scritto al ministro dell’Economia e delle Attività produttive Roberto Gualtieri per chiedere l’applicazione in via sperimentale per tre anni dell’articolo 14 dello Statuto speciale, contenuto nella legge Costituzionale, che riconosce alla Valle d’Aosta la Zona Franca.
La lettera
Spiegava nella missiva: «La realizzazione della Zona Franca farebbe rinascere la nostra regione senza gravare sulle casse statali e ci permetterebbe di riguadagnare dignitosamente la strada verso la ripresa economica della nostra comunità».
Nella premessa della richiesta Pas fa riferimento alla pandemia Covid-19: «Come ben saprà nella primavera scorsa il Covid-19 ha duramente colpito la Valle d’Aosta e grazie alla dedizione e professionalità di medici,infermieri, operatori sanitari e di tutte le figure sanitarie, la nostra piccola realtà e soprattutto l’unica struttura sanitaria ospedaliera hanno potuto far fronte all’emergenza.
Tuttavia il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha profondamente gravato sull’economia della nostra regione, basata soprattutto sul turismo e sulla filiera agricolo-montana.
Purtroppo siamo consci che questo dissesto si protrarrà anche per i prossimi anni e vorremmo aiutare la nostra popolazione a risollevarsi e ritrovare fiducia e speranza per il futuro.
I Valdostani sono montanari e per loro natura, legata alla conformazione territoriale, sono soliti reagire autonomamente e con coraggio alle avversità.
Conclude: «Illustrissimo signor Ministro Gualtieri, confidando nella Sua sensibilità e del Suo interessamento per aiutarci a risollevare le sorti della nostra comunità e fiduciosi di una Sua attenta valutazione e accoglimento della proposta presentata, voglia gradire i sensi della nostra più alta stima.
Cogliamo l’occasione per invitarLa a venirci a trovare in Vallée d’Aoste quanto prima e porgiamo i nostri più vivi ossequi».
(re.aostanews.it)