Legge anti-dpcm, Lega: «A Lavevaz è mancato il coraggio di andare fino in fondo»
Lamenta la mancata apertura immediata di bar, ristoranti e attività ricettive
Legge anti-dpcm, Lega: «A Lavevaz è mancato il coraggio di andare fino in fondo».
Scatto d’orgoglio
Così in una nota. «Apprendiamo da notizie di agenzia che, nonostante la missiva del Presidente Lavevaz al ministro Speranza con cui si chiedeva il passaggio a zona gialla visti i dati in miglioramento, la Valle d’Aosta domenica continuerà a rimanere zona arancione.
Il Presidente della Regione avrebbe però potuto bypassare il cambio di colorazione se solo avesse dato piena applicazione alla legge “Misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 nelle attività sociali ed economiche della Regione Autonoma Valle d’Aosta in relazione allo stato di emergenza”. Con un lavoro attento e bipartisan il Consiglio regionale aveva infatti previsto, all’interno dell’impianto normativo, di aprire le attività di diretta competenza statutaria.
Leggendo però il testo dell’ordinanza emanata ieri sera, risulta evidente che al Presidente Lavevaz sia mancato il coraggio di andare fino in fondo. La non apertura immediata delle attività di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività ricettive, va infatti contro quanto previsto dalla norma, che non richiede infatti delibere attuative o ordinanze regionali, e che sarebbe entrato in vigore oggi.
Confidavamo che lo scatto di orgoglio autonomista visto in questi giorni fosse reale e non di facciata, ma così non è. A causa di questa ordinanza le attività commerciali che non potranno riaprire prolungheranno un’agonia che dura ormai da troppi mesi. E la responsabilità e le conseguenze della pesante crisi economica e sociale che si profila all’orizzonte ricadranno interamente sul Presidente».
(re.aostanews.it)