Enti locali: sì unanime alla riorganizzazione delle cure domiciliari
Si prevede quindi il potenziamento delle cure domiciliari
Enti locali: sì unanime alla riorganizzazione delle cure domiciliari. La riorganizzazione delle cure domiciliari integrate e delle cure domiciliari palliative in Valle d’Aosta è stata oggi, venerdì 8 gennaio, al centro dell’Assemblea del Cpel, riunita in videoconferenza.
Primo passo
La responsabile della Consulta Loredana Petey, sindaca di Aymavilles, ha sottolineato: «Questo è il primo passo di un percorso che deve essere condiviso tra Ausl, Assessorato regionale alla Sanità e il Cpel, attraverso la definizione di un cronoprogramma di sperimentazione per un periodo di 18 mesi».
Petey nell’illustrare il provvedimento della Regione ha posto l’accento sull’importanza del servizio erogato sul territorio a favore di persone non autosufficienti, anche temporaneamente, e in condizioni di fragilità, oppure in fase di palliazione o di malattia terminale. «Si tratta di impegni che devono necessariamente mettere al centro la persona e il suo bisogno di salute, che sono presi in carico da team multiprofessionali e multidisciplinari in un sistema complesso. Sono cruciali per il coordinamento e la continuità delle cure le collaborazioni attivate nel contesto familiare, con i caregiver, le reti formali e informali».
Servizi necessari
«Oggi ci confrontiamo quindi su una proposta di deliberazione di Giunta regionale – ha proseguito Petey – che offre indicazioni generali per la riorganizzazione di questa tipologia di cure, ancora più necessaria e urgente in questo periodo di emergenza sanitaria. Il sistema valdostano delle cure domiciliari integrate e delle cure domiciliari palliative funziona in modo non omogeneo sul territorio, con risposte maggiormente efficaci in alcuni distretti. Si prevede quindi il potenziamento delle cure domiciliari, come alternativa all’ospedalizzazione, finanziato per la Valle d’Aosta in via straordinaria con un impegno di 5 milioni di euro, e l’erogazione delle cure adempiendo alle norme nazionali».
(re.aostanews.it)