Sospensiva legge anti dpcm, Adu: «Non è una sorpresa»
Adu chiede di abrogare la legge e aprire un confronto con lo Stato
Sospensiva legge anti dpcm, Adu: «Non è una sorpresa». Scrive il movimento Adu in una nota e chiede di abrogare la legge e aprire un confronto con lo Stato.
Finale prevedibile
«La sospensiva della Corte Costituzionale non è una sorpresa. Se il Presidente Lavevaz fosse onesto intellettualmente, dovrebbe ammettere che l’esito di questo inutile scontro istituzionale era ampiamente prevedibile. Adu VdA aveva avvisato tutti, per tempo e senza ambiguità. L’autonomia è stata svilita e umiliata non dalla Repubblica, ma proprio dai così detti autonomisti che, anziché seguire la via della leale collaborazione, si sono infilati nel tunnel cieco del micro sovranismo».
«Questo disastro è stato causato dalle sirene leghiste Manfrin e Aggravi, ma anche da chi ha voluto irrazionalmente dare loro credito. L’autonomia deve coniugarsi con la responsabilità: la cosiddetta legge anti DPCM metteva a rischio l’intero sistema sanitario regionale. La Corte Costituzionale è intervenuta a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini italiani, valdostani compresi. Lavevaz e gli autonomisti cessino l’irresponsabile propaganda e affrontino la realtà».
«La nostra proposta è che la Regione abroghi la legge – risparmiando tempo, denaro e ulteriori figuracce – e apra un confronto con lo Stato centrale per sollecitare i ristori e chiedere una mobilità con il Piemonte. Tutto il resto, salvo non credere alla gravità della crisi sanitaria – come Trump e i suoi amici sciamani al di là e al di qua dell’oceano -, sarebbe perseverare nell’errore».