Giustizia, i magistrati onorari valdostani chiedono maggiori tutele
I 7 giudici e viceprocuratori onorari del Tribunale di Aosta condividono le astensioni proclamate fino al 22 gennaio
I 7 giudici e viceprocuratori onorari del Tribunale di Aosta chiedono maggiori tutele per la categoria. E lo fanno con un documento inoltrato al presidente del Tribunale e al procuratore capo della Repubblica di Aosta, chiedendo a questi ultimi di trasmetterlo «per via istituzionale gerarchica» al presidente della Corte d’appello di Torino, al procuratore generale e al ministro della Giustizia.
I magistrati fanno sapere di condividere in toto le astensioni collettive proclamate dalla categoria a livello nazionale fino al 22 gennaio, volte a chiedere una modifica tempestiva della “riforma Orlando”. Si tratta di un’astensione «collettiva» che si «affianca a proteste attuate» da alcuni giudici onorari italiani «con un protratto sciopero della fame che dura ormai da oltre 10 giorni».
«Condizioni disagiate»
Nel dettaglio, i magistrati onorari lamentano il fatto che pur essendo impegnati «da oltre un ventennio nello svolgimento delle attività in favore della giustizia», la categoria «è rimasta ad oggi priva di alcuna tutela giuslavoristica e pervicacemente costretta allo svolgimento della funzione giurisdizionale in condizioni disagiate». Una situazione «fortemente aggravata dall’incombente emergenza sanitaria».
Per questo motivo, i magistrati onorari valdostani manifestano la loro «preoccupazione per le condizioni di salute delle colleghe in sciopero della fame» e sollecitano «le autorità competenti a un tempestivo quanto opportuno intervento». Non solo: si riservano anche «di porre in atto ulteriori o analoghe azioni onde sostenere i colleghi nelle iniziative per la tutela dei comuni diritti e interessi».
(f.d.)