Covid, rischio moderato: la Valle d’Aosta resta zona gialla
Rt in aumento. Alta probabilità di progressione a rischio alto; nuova ordinanza del presidente Lavevaz che conferma le disposizioni per la zona gialla
Rischio moderato: la Valle d’Aosta resta zona gialla. Ma sembra ancora per poco. Lo conferma il ministro della Salute, Roberto Speranza.
La Valle d’Aosta è classificata a rischio moderato insieme a Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte, provincia di Bolzano, provincia di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana e Umbria.
Il ministro Sperenza ha firmato l’ordinanza: Campania in zona rossa, entrano in arancione Friuli Venezia Giulia e Veneto. La Lombardia evita il rosso e resta in arancione scuro.
Delle 14 regioni e province autonome a rischio moderato, 8 hanno una alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane: Calabria, Molise, Piemonte, la provincia di Trento, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta.
«Anche se restiamo in zona gialla – dichiara il presidente della Regione Erik Lavevaz – si conferma un peggioramento del quadro dell’epidemia che coinvolge anche la Valle d’Aosta, così come in tutta l’Italia. Esattamente un anno fa, il virus veniva individuato anche nella nostra regione: quello che è successo allora, ci ha insegnato che il nostro territorio è vulnerabile come quelli che lo circondano, anche se i tempi e gli effetti possono essere leggermente diversi».
«Dobbiamo quindi essere tutti consapevoli che siamo nel pieno dell’emergenza, con un evidente impatto delle varianti e dell’allentamento dell’attenzione da parte di molti. Tutti dobbiamo essere accorti per non vanificare quanto fatto fin ora e rischiare di rimettere il nostro sistema sanitario sotto pressione, proprio mentre è stata avviata un’ambiziosa campagna vaccinale – aggiunge Lavevaz – .Dobbiamo tutti ricordarci quello che abbiamo vissuto dodici mesi fa: solo uno sforzo collettivo ci può permettere di evitare di nuovo quella situazione».
Il presidente ha firmato oggi pomeriggio Ordinanza 103 del 5 marzo che introduce le disposizioni in vigore dal 6 al 14 marzo in Valle d’Aosta.
Il provvedimento, che vieta l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico su tutto il territorio regionale, conferma le disposizioni già in vigore nelle scorse settimane.
Le zone
- Zona rossa: Campania, Basilicata e Molise;
- Zona arancione: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Umbria, Toscana e le province autonome di Bolzano e Trento;
- Zona gialla: Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta;
- Zona bianca: Sardegna.
Rt in crescita
Si registra per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Solo una Regione, la Sardegna è a rischio basso.
Dieci regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1. Sono: Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Trento, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. E’ il quadro che emerge dalla rilevazione nella settimana 22-28 febbraio, con aggiornamento al 3 marzo.
Di queste 10 regioni, il Molise ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1.25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, sei hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
Sei Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Marche) hanno un livello di rischio alto.
(re.aostanews.it)