Aosta: parte Livre-ison, i libri della biblioteca arrivano a domicilio
Il sevizio del Comune di Aosta è in collaborazione con Csv e le biblioteche di viale Europa e Quartiere Dora; sarà garantito da una quindicina di volontari
Se i cittadini non possono andare in biblioteca ora sarà la biblioteca ad andare direttamente da loro. È questo il senso di Livre-ison, l’inziativa promossa dal Comune di Aosta in collaborazione con il CSV e le biblioteche comunali di viale Europa e Quartiere Dora.
A partire da oggi, infatti, per i cittadini impossibilitati a muoversi di casa anche a causa della pandemia, sarà possibile ordinare i libri presso le biblioteche comunali più vicine a casa, ricevendoli comodamente al proprio domicilio. Il tutto nella massima sicurezza.
L’assessore
L’iniziativa è stata presenta oggi, mercoledì 10 marzo, dall’assessore comunale alla Cultura, Samuele Tedesco, e da tutti coloro che hanno portato un mattoncino per metterla in piedi.
«Livre-ison nasce dalla necessità di dare un segno di speranza, favorendo il contatto con la cultura e il sapere in un momento così difficile – sottolinea Tedesco -. Purtroppo l’incubo sembra lontano dal finire, ma l’iniziativa si pone l’obiettivo di valorizzare la rete di biblioteche comunali, un servizio essenziale per il territorio, un propagatore di sapere, nel senso più positivo di un termine che ha acquisito solo accezioni negative».
L’assessore ricorda che il servizio «è gratuito» ed è fornito grazie a «volontari selezionati e formati dal Csv – dice -. In via prioritaria è dedicato alle fasce più fragili e a chi non può muoversi da casa. Compatibilmente con i numeri vedremo poi di estenderlo a tutta la popolazione».
Inoltre, poi, l’iniziativa sarà «assolutamente sicura, alla luce dei corsi seguiti dai volontari – conclude Samuele Tedesco -. Saranno rispettate tute le norme anti-contagio; le biblioteche saranno “focolai” per la diffusione della lettura».
Parlando di un servizio «non estemporaneo», l’assessore ricorda che «le richieste sono già raccoglibili – chiosa -. Si creerà poi un calendario e procederemo con le consegne dalla prossima settimana».
Il Csv
Tra i soggetti in causa, un ruolo fondamentale è stato svolto dal Csv.
«Abbiamo risposto con entusiasmo all’invito, perché stare vicini alla popolazione in questo momento è un nostro faro dell’agire quotidiano – spiega il presidente Claudio Latino -. Non è una scelta economica, ma di campo; vogliamo che i nostri volontari siano protagonisti della comunità».
In questo periodo, Csv si è occupato della formazione dei volontari.
«All’appello hanno risposto una quindicina di persone, già formate, e altre stanno arrivando – conclude Latino -. Abbiamo puntato, in particolare, sulla tutela dal contagio; è importante dare una corretta informazione. In questi anni abbiamo sempre creato reti di alleanze che rispondessero a disagio e solitudine; questo è un bel segnale per Aosta».
Il servizio
A illustrare le modalità di funzionamento del servizio è la bibliotecaria di viale Europa, Tania Castellan.
«Il servizio è attivo su tutto il territorio ed è rivolto a persone temporaneamente o stabilmente impossibilitate a muoversi – spiega -. Per accedere è necessaria l’iscrizione al sistema bibliotecario, dopodiché si può telefonare o inviare una mail alla biblioteca più vicina».
Nulla è stato lasciato al caso.
«Per prevenire i contagi ci siamo attrezzati con buste di plastica nominali – dice Tania -. I libri, poi, rimarranno in quarantena come già avviene per le biblioteche. Vigeranno anche le stesse regole: chi è stato sospeso per ritardi deve prima rientrare».
I volontari
Tra i volontari ci sarà anche Serena Del Vecchio, consigliera comunale di Progetto Civico Progressista.
«Come gli altri volontari mi sono messa in gioco per vivere una bellissima esperienza – racconta -. Siamo un nutrito gruppo di giovani e meno giovani, comprendente anche gli Scout del gruppo Aosta 4 che hanno voluto mettersi in prima linea fin da subito».
Ora inizia l’avventura, dopo aver sostenuto «un corso di parecchie ore e dopo aver superato un esame online – conclude Del Vecchio -. Sarà bello poter aiutare tante persone e non vediamo l’ora di poter portare la cultura laddove non c’è possibilità di raggiungerla di persona. E ricordo che la porta per i volontari è sempre aperta».
(al.bi.)