Coronavirus: la Valle d’Aosta resta zona rossa
Intanto, il premier Draghi ha annunciato che dal 26 aprile in Italia torneranno le zone gialle
La Valle d’Aosta resta zona rossa almeno per un’altra settimana. Lo ha comunicato oggi, venerdì 16 aprile, il ministro Roberto Speranza al presidente della Regione, Erik Lavevaz, che lunedì firmerà una nuova ordinanza.
Pur essendo passata da una classificazione complessiva del rischio da “alta” a “moderata ad alta probabilità di progressione”, la Valle d’Aosta ha ancora un elevato numero di contagi e il secondo Rt puntuale (1.26) più alto d’Italia.
Tornano le zone gialle
In Italia tornano le zone gialle. E non da maggio, bensì già dal 26 aprile. Lo ha annunciato in conferenza stampa il premier Mario Draghi. Ma questo probabilmente non riguarderà la Valle d’Aosta. La regione alpina, infatti, difficilmente raggiungerà i dati da zona gialla prima di maggio.
Parlando di riaperture, in conferenza stampa Draghi ha detto che il Governo ha preso «un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento».
Il presidente ha poi confermato che la cabina di regia «anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza».
E non è tutto: sarà infatti possibile spostarsi tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi.
Priorità attività all’aperto
«Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Ha poi aggiunto: «Applicheremo questo principio nell’ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all’aperto».
Secondo il ministro, «il 26 aprile è la data chiave in cui ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi una road map accompagnerà le riaperture: il primo giugno alcune attività sportive, il primo luglio le attività fieristiche».
(f.d.)