Consiglio Valle: la legge sulle fattorie sociali mette tutti d’accordo
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 13/05/2021

Consiglio Valle: la legge sulle fattorie sociali mette tutti d’accordo

Voto unanime dell'aula per la proposta presentata da Lega Vallée d'Aoste e Pour l'autonomie

Consiglio Valle: la legge sulle fattorie sociali mette tutti d’accordo. Voto unanime dell’aula sulla proposta di legge presentata da Lega Vallée d’Aoste e Pour l’autonomie.

Strumento di inclusione

Il capogruppo della Lega Andrea Manfrin ha espresso soddisfazione: «La proposta si pone l’obiettivo di riconoscere le fattorie sociali e promuovere l’agricoltura sociale nella nostra regione, quale mezzo di inclusione di soggetti svantaggiati, oltreché di abilitazione e riabilitazione di persone con disabilità. L’agricoltura sociale altro non è che la nuova e più avanzata espressione del ruolo multifunzionale dell’agricoltura: l’attività agricola diviene così in grado di generare benefici per fasce vulnerabili o svantaggiate della popolazione, dando luogo a servizi innovativi che possono anche costituire una forma efficace di risposta alla crisi dei tradizionali sistemi di assistenza sociale. Le imprese agricole sociali diventano così soggetti attivi del welfare e luoghi di inclusione sociale valorizzando al tempo stesso il milieu rural».

Il consigliere Corrado Jordan (VdA Unie) ha sottolineato che «L’agricoltura si configura con sempre maggiore evidenza come attività che affianca, alla tradizionale funzione di produzione di beni alimentari, la capacità di generare servizi in grado di dare luogo a valori di utilità pubblica, creando benefici per e da fasce vulnerabili o svantaggiate: terapia e riabilitazione delle persone con disabilità, inserimento lavorativo e inclusione sociale di soggetti svantaggiati, offerta di servizi educativi, culturali, di supporto alle famiglie e alle istituzioni didattiche. Riteniamo che con questa norma si possa favorire lo sviluppo di progetti in grado di far parte della programmazione socio-sanitaria regionale territoriale».

Il dibattito

Il consigliere Augusto Rollandin (PlA) ha sottolineato come il provvedimento «metta un punto fermo, facendo ordine nei rapporti tra aziende e soggetti che possono far parte di questa collaborazione. È importante avere contezza dell’evoluzione di un sistema che la regione conosceva già, ma ora viene regolamentato, anche per sensibilizzare le aziende che possono aderire ai progetti. Si pongono così le premesse per iniziare un buon lavoro, per garantire buoni risultati e per venire incontro in maniera efficace alle persone con disagio, unendo l’aspetto sociale a quello agricolo».

Il consigliere Christian Ganis (Lega VdA) ha affermato: «Grazie alle fattorie sociali, investendo sull’approccio all’agricoltura, si può fornire a persone svantaggiate la possibilità di socializzare lavorando, di acquisire nuove competenze e professionalità, costruendo così le fondamenta per una vita migliore. Alla base c’è la convinzione che il contatto con la natura riesca a stimolare capacità emotive, ma non solo: la cura della terra e degli animali può essere una risorsa per un futuro lavorativo in autonomia. Questa legge non fa che consolidare il valore costituito dalle fattorie sociali».

Per il Consigliere dell’Uv Renzo Testolin, «le risposte che saranno date sia al contesto agricolo sia al settore sociale aumenteranno le opportunità di nuove forme di reddito, di nuovi percorsi di inserimento, di nuova consapevolezza del contesto rurale in cui viviamo e delle potenziali ricadute positive sul valore economico dei prodotti derivanti dal plusvalore dell’attività sociale nella loro produzione. Una legge che dà un senso compiuto alle iniziative già attivate nel tempo, arricchendole di nuove opportunità. È un buon inizio che darà frutti nel tempo: agricoltura e sociale, uniti, possono dare risposte importanti ad entrambi i settori».

Altri interventi

Il presidente della terza Commissione, Albert Chatrian (AV-SA), si è soffermato sul metodo seguito nell’esame della tematica: «Ritengo che si sia trovato un giusto equilibrio e sarà interessante monitorare gli obiettivi che saranno raggiunti. Intanto, abbiamo definito il percorso da seguire. Voglio poi sottolineare come i lavori nelle Commissioni in questi mesi siano stati fruttuosi, creando le condizioni per una migliore discussione in Consiglio. Il testo di oggi ha il duplice valore: quello di metodo e quello dei contenuti.»

Il Consigliere Andrea Padovani (Pcp) ha parlato di «testo completo e concreto: il confronto con gli operatori del settore è sempre arricchente perché permette di dare le giuste risposte alle attese. L’agricoltura sociale permette di coniugare l’inserimento sociale delle persone in difficoltà con la pratica agricola e la conoscenza della natura. Le fattorie sociali possono anche migliorare la reputazione e l’attrazione di un sistema economico. Si tratta di un nuovo modello di sostenibilità per un’economia più giusta».

Gli assessori

L’assessore all’agricoltura, Davide Sapinet ha parlato di «traguardo importante sia per l’agricoltura sia per i servizi sociali: potremo raggiungere le aree più svantaggiate del nostro territorio, contrastare lo spopolamento dei nostri villaggi, ampliare le opportunità di diversificazione delle attività agricole, creare nuove occasioni di lavoro, in particolare per le donne, favorire l’inclusione sociale dei soggetti più svantaggiati. Le aziende agricole e sociali sono diverse per bagaglio di esperienze: coniugare il loro lavoro non sarà facile, ma sarà sicuramente entusiasmante».

L’assessore alle politiche del lavoro, Luigi Bertschy, ha aggiunto: «Questa legge rappresenta un ulteriore strumento per portare avanti le politiche volte all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Per fortuna, da anni nella nostra regione sono operative Associazioni che si dedicano ai più fragili sviluppando le loro capacità in ambito lavorativo: sono esperienze importanti, che rappresentano un valore aggiunto e sono la dimostrazione dell’attenzione posta al territorio e al ruolo sociale che possono avere le pratiche agricole. Questa legge valorizzerà la formazione già acquisita e rafforzerà l’idea di una comunità solidale in senso costruttivo, nel rispetto di tutte le abilità e garantendo a tutti la dignità del lavoro».

(re.aostanews.it)

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