Consiglio Aosta: insulti a microfono acceso, scoppia la polemica
Paolo Laurencet: «Mi scuso, mi riferivo a questioni di lavoro»
«Banda di ignoranti». È la frase che fa scoppiare la polemica sul finire del consiglio comunale di Aosta. È successo al termine dei lavori della mattina, dopo la discussione sui campi da baseball al Puchoz. A riportare a galla l’episodio, il consigliere Paolo Tripodi con una mozione d’ordine.
Tripodi: «Abbiamo parlato ieri di rispetto»
Nel suo intervento, Tripodi (PCP) ha sottolineato che «ieri abbiamo affrontato un dibattito sul rispetto. È stato detto che “il rispetto genera rispetto”. Oggi, però, è scappato un brutto insulto a qualcuno, che questa maggioranza e l’assessora Sapinet non meritano. Ci si dovrebbe scusare».
Il dibattito
La mozione d’ordine ha scatenato il dibattito.«Si fa una mozione d’ordine sette ore dopo?», ha chiesto Bruno Giordano (Lega), che poi ha aggiunto: «Siamo adulti, maggiorenni e vaccinati. L’offesa è un conto, la battuta è un altro. In presenza sapete quante ne vengono fatte? Dopo sei mesi pretendete di dare lezioni a tutti. Io il rispetto ce l’ho sui contenuti, non nella forma».
«Giordano la mette sull’esperienza, ma l’esperienza umana in questo consiglio non è positiva, certe battute non ci permettono di stare sul merito – ha detto Fabio Protasoni (Progetto Civico Progressista) -. Se scappa la parolaccia e nessuno chiede scusa il disagio cresce. Io penso che queste cose siano inaccettabili, diamoci una regolata».
Gli fa eco Pietro Varisella (Alliance Valdôtaine). «Non bisogna esagerare, sguardi e battute ci stanno, l’insulto è sgradevole – ha detto -. Quando si apostrofa la maggioranza come “banda di ignoranti” è un insulto, non un commento politico».
«Ieri ho sbagliato, ho ammesso l’errore, e certi consiglieri ridevano a crepapelle, ma non ho preteso le loro scuse. Oggi Dunoyer ci ha tirato le orecchie, noi gli abbiamo risposto ed è finita lì. Forse abbiamo modalità diverse, ma su certe cose sorrido». A dirlo è stato Giovanni Girardini (Rinascimento VdA).
Paolo Laurencet: «Mi rivolgevo a questioni di lavoro»
Paolo Laurencet (Forza Italia) ha voluto chiarire l’accaduto. «Pensavo di essermi scollegato, era rivolto a una questione di lavoro su un bilancio in fase di approvazione in cui si è verificata una cosa che non doveva esserci – ha detto -. Era tutta la mattinata che seguivo anche quel bilancio e non era rivolto alla maggioranza. Mi spiace che sia andata così, quando ho detto quella frase mi ero già alzato dalla postazione. Se avete interpretato così che fosse rivolto a voi mi scuso».
(t.p.)