«Ti faccio fare soldi con un investimento internazionale», ristoratore truffato per 100 mila euro: indagato un 50enne
La Squadra Mobile della Questura di Aosta ha sequestrato 73 mila euro in contanti, soldi trovati nell'appartamento del truffatore
«Sono un esperto di investimenti internazionali, ti faccio fare un bel po’ di soldi». Questo il senso delle frasi che hanno convito un ristoratore valdostano a dargli 115 mila euro in contanti. Peccato che in realtà si trattava di una truffa.
Per questo motivo, un 50enne residente in Valle d’Aosta è ora indagato per truffa aggravata. A seguito di una perquisizione nel suo appartamento, gli uomini della sezione “anti rapina” della Squadra mobile della Questura di Aosta hanno trovato e sequestrato 74 mila euro in contanti.
La vicenda
Ma andiamo con ordine. Il truffatore si è finto un esperto della finanza internazionale, millantando nei confronti dell’imprenditore truffato rapporti con importanti banchieri e manager.
Con la promessa di un investimento altamente remunerativo nell’ambito di una grossa operazione finanziaria internazionale, il truffatore è riuscito a ottenere – tra l’ottobre 2020 e l’aprile 2021 – più pagamenti in contanti per un totale di oltre 100 mila euro. Secondo gli inquirenti, l’indagato ha posto in essere una «mirata strategia criminale» in grado di «vincere eventuali resistenze del bersaglio».
Il modus operandi
In primis, il 50enne è diventato un abituale cliente del ristorante, instaurando così un rapporto di fiducia con il ristoratore. Non solo: il truffatore era solito spendere tanti soldi nel locale per dimostrare un elevato tenore di vita motivato dalla remuneratività delle transazioni finanziarie eseguite.
Il ristoratore si è così convinto a dare i soldi al truffatore, probabilmente con la speranza di poter vedere fruttare il suo denaro e ottenere “ossigeno” dopo il calo dei guadagni patito a causa delle restrizioni anti-covid.
Tuttavia, più passavano i giorni e più la vittima maturava il sospetto di essere stato truffato. Anche perché ogni volta che chiedeva informazioni sull’investimento, il truffatore forniva risposte vaghe e giustificazioni generiche, chiarendo solo un aspetto: se il ristoratore avesse voluto i soldi indietro, avrebbe dovuto pagare una pesantissima penale.
Stufo e amareggiato, a inizio giugno l’imprenditore truffato si è rivolto alla Questura di Aosta. Gli investigatori della Mobile sono subito riusciti a ricostruire il modus operandi del truffatore, raccogliendo anche le dichiarazioni di altri imprenditori che erano stati avvicinati dall’indagato con tentativi di truffe similari.
I contanti
Il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi – che coordina l’inchiesta, ribattezzata “La Stangata” – ha quindi richiesto d’urgenza una perquisizione domiciliare a carico del truffatore. All’interno dell’appartamento, gli inquirenti hanno trovato un totale di 74 mila euro in contanti, divisi in 10 mazzette nascoste in barattoli, borsoni, dvd, sparsi per tutta casa.
Sabato scorso, l’uomo è stato interrogato in Procura, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. A quanto appreso, avrebbe solo spiegato agli investigatori di essere un agente di commercio.
(f.d.)