Treni idrogeno: in Consiglio Valle muro contro muro tra Pcp e autonomisti
E' iniziata la discussione sulla proposta di legge del Consigliere Restano senza esclusione di colpi
Treni idrogeno: In Consiglio Valle muro contro muro tra Pcp e autonomisti. Si è aperto, senza esclusione di colpi, la discussione sulla proposta di legge del consigliere di VdA Unie Claudio Restano. Simone Perron (Lega) scandisce: «Con l’elettrificazione non salveremo certo i ghiacciai».
Claudio Restano nell’illustrare la proposta di legge che contiene disposizioni per l’utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile, ha scandito: «La trasmissione di Rai3 Report mi ha fatto riflettere e convinto della bontà della norma. Mi ha fatto riflettere su quanto fatto fin qui. E’ dovere fare proposte al passo con i tempi che si vivono. L’idrogeno cambierà il mondo dei trasporti ed è fonte privilegiata da tanti Paesi. Entro i prossimi 10 anni l’idrogeno può entrare stabilmente nel trasporto ferroviario».
La minoranza
«La legge attualizza una normativa già esistente. Due anni fa il tema dei treni era già stato accolto favorevolmente da questo Consiglio. La modifica rappresenta un logico aggiornamento della legge del 2016. L’idrogeno è uno strumento per la decarbonizzazione» ha sottolineato il co-relatore Simome Perron (Lega) per il quale «l’elettrificazione rappresenta risibili vantaggi ambientali. E’ giusto, oggi, sfatare un mito. A livello dei gas climalteranti l’elettrificazione non avrà praticamente alcun impatto. La ferrovia influisce pochissimo sull’emissione di C02 (in un anno lo 0,3%). Non ci salveremo certo i ghiacciai valdostani. Non possiamo vendere il green come un aperitivo».
Legge paradossale (Pcp)
Non ci sta Erika Guichardaz, capogruppo di Pcp: «Arriva una legge che ha fatto un iter rapidissimo. Nessun approfondimento, nessun coinvolgimento neppure di tecnici preparati. Il Consiglio mi sembra sempre più lontano dal popolo valdostano e dalle sue esigenze. E’ paradossale che arrivi appena dopo che l’elettrificazione è rientrata nel Pnrr e finanziata con 110 milio di euro. Senza contare che non è sostenuta da alcun parere tecnico. Nessuno di noi è contrario all’utilizzo dell’idrogeno. E’ paradossale prevedere, adesso, un passo indietro. L’idrogeno è altamente infiammabile ed esplosivo ed è una tecnologia ancora in via di sperimentazione con solo alcune applicazioni pratiche ».
L’emendamento conciliante
La consigliera plaude all’emendamento che sgombera il campo da equivoci sull’elettrificazione della Ivrea-Aosta che recita: «La Giunta, previa consultazione con gli operatori di sistema per quanto concerne gli investimenti infrastrutturali relativo al trasporto pubblico, presenta all’esame del Consiglio regionale uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno finalizzato alle verifiche economiche, ambientali e di integrazione tra i diversi vettori energetici, fermi restando i già previsti interventi di elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea in corso di progettazione di Rete Ferroviaria Italiana e indicati nell’allegato al Pnrr».
Per quanto concerne la riapertura dell’Aosta-Pré-Saint-Didier un secondo emendamento recita: «lo studio deve contenere la valutazione costi e benefici dell’utilizzo del vettore energetico idrogeno come opzione idrogeno come opzione ulteriore rispetto a quelle oggetto di valutazione per tale tratta».
Giulio Grosjacques, vicecapogruppo dell’Uv, ha argomentato in aula: «Non entrerò nel tecnico perché non ne ho le competenze. Dalla trasmissione Report emergono alcuni punti che sono valutazioni che devono essere tenute in considerazione. Entro 5 anni l’idrogeno costerà meno di qualsiasi combustibile fossile, potrà esse immagazzinato e rimesso in rete, produrrà solo acqua come prodotto di scarico ed è è già utilizzato nei trasporti». Delle mancate audizioni dice: «Non abbiamo ritenuto necessario fare audizioni in IV Commissione perché questa è una legge di indirizzo» e aggiunge:«Io e il collega Restano godiamo di buona salute. Non abbiamo alcun mal di pancia. Qui (in maggioranza ndr) stiamo benissimo. La semi-maggioranza è quella che alcuni colleghi vogliono creare in aula, stando in maggioranza ma votando contro i provvedimenti».
Altri interventi
Il Consigliere Pierluigi Marquis (AV-SA) ha parlato «della necessità di dare un’opportunità alla Valle d’Aosta per essere concorrenziale e far crescere il benessere sul territorio. È stata accordata priorità all’elettrificazione, senza pensare a interventi mirati per ridurre l’attuale elevata tempistica di percorrenza della tratta, ad esempio realizzando, dove possibile, il raddoppio dei binari. Il rischio però è di non risolvere i problemi della nostra regione, ma solo vedere viaggiare treni elettrificati che di fatto non attrarranno nuovi utenti a causa dell’estrema lentezza del servizio. Bisogna invece fare attente valutazioni evolutive: attraverso lo sfruttamento della nostra acqua e dell’idroelettrico, creando una filiera dell’idrogeno, possiamo trovare spazio e non arrivare ultimi. Certo, siamo di fronte a una sfida epocale».
Per il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, «questa proposta attualizza la legge 22 del 2016; un buon legislatore deve infatti avere la capacità di modificare le norme per creare le opportunità, se l’innovazione, in questi anni, ha fatto dei passi avanti. Ed è questo il cardine della proposta di legge che esaminiamo. Non vogliamo giocare sui finanziamenti che arriveranno per l’elettrificazione: abbiamo quindi lavorato a un emendamento con i colleghi, perché nessuno vuole sprecare dei soldi pubblici, ma vogliamo dire che se ci sono degli strumenti più performanti non vorremmo essere sempre considerati gli ultimi».
La conciliazione
«Questa non è una modifica provocatoria o contro qualcuno – ha affermato il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan -; non penalizzerà i trasporti, ma rappresenta un tassello che si aggiunge al complicato tema dei trasporti: sarà un’integrazione in un quadro mutevole, con un’apertura prospettica, non certo a breve termine. L’idrogeno è sempre più presente nei dibattiti, non solo politici. Facciamo chiarezza per evitare strumentalizzazioni: non fermeremo il processo di elettrificazione, ma ne affronteremo le criticità. Vigileremo perché i soldi del PNRR migliorino la rete, risolvendo quei guasti e rallentamenti che purtroppo ben conosciamo. L’emendamento che abbiamo presentato vuole precisare alcuni aspetti della bozza di legge ma soprattutto permette di trovare una corretta sintesi tra le diverse forze della maggioranza, valorizzando le diverse idee».
(da.ch.)