In Valle, tanti matrimoni, boom di unioni civili tra donne e record di divorzi
Le diverse realtà della famiglia valdostana fotografate dall'Istat e dall'Osservatorio economico e sociale della Valle d'Aosta.
Ci sposiamo tanto, ma siamo in vetta ai divorzi, vantiamo una buona infornata di unioni civili guidate, a differenza del resto d’Italia, da quelle tra donne, ma abbiamo un tasso di natalità al di sotto della media nazionale.
È un quadro forse spiazzante quello che emerge dai dati Istat e dell’Osservatorio economico e sociale della Valle d’Aosta, riguardanti le diverse realtà della famiglia valdostana.
Le analisi riguardano il 2019 e, forse, la pandemia, qualche carta in tavola l’ha cambiata, ma il quadro rispecchia abbastanza le tendenze e le sensazioni degli ultimi anni.
La situazione
Al 1° gennaio 2020, in Valle d’Aosta la popolazione conta 30.095 celibi, 25.103 nubili, 26.586 coniugati, 26.888 coniugate, 2.754 divorziati e 3.730 divorziate.
A questi si aggiungono 1.674 vedovi e 8.186 vedove, su un totale di 125.034 abitanti, di cui 61.121 maschi e 63.913 femmine.
Il bilancio demografico parla, invece, nel 2019, di 811 nati (401 maschi e 410 femmine), di cui 104 “stranieri” (48 maschi e 56 femmine), per un tasso di natalità per mille abitanti di 6.2, a fronte del 6.8 italiano (6.7 al Nord, 6.4 al Centro e 7.2 nel Mezzogiorno).
Questo si traduce in 1.23 figli per donna, contro l’1.24 italiano (1.27 al Nord, 1.17 al Centro e 1.23 nel Mezzogiorno).
Matrimoni
Per quanto riguarda i matrimoni, come detto, la Valle d’Aosta si piazza abbastanza in alto.
Nel 2019, infatti, ad Aosta si sono registrati 29 matrimoni religiosi e 65 civili (totale di 94), cui si sommano i 102 religiosi e 225 civili (totale di 327) degli altri comuni, che portano il totale a 421, 3.4 ogni mille abitanti.
Una media certamente alta, se è vero che il dato nazionale parla di 3.1 e a superarci sono solamente provincia di Bolzano, Calabria, Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia.
Dei matrimoni di cui sopra, 342 riguardano coniugi entrambi italiani, 44 con sposo italiano e sposa straniera, 15 con sposo straniero e sposa italiana e 21 con entrambi stranieri.
Il 2020 di covidiana memoria rivede, ovviamente, decisamente al ribasso le cifre, con 1.9 matrimoni ogni mille abitanti, a fronte dell’1.6 italiano (1.6 Nord, 1.5 Centro e 1.7 Sud).
Separazioni
Significativo anche il dato delle separazioni, che nel 2019 sono state 245 (156 consensuali in tribunale, 17 giudiziali e 72 con accordi extragiudiziali, di cui 6 negoziazioni con avvocati e 66 presso lo stato civile).
Una cifra elevata, decisamente più alta di quelle registrate negli ultimi dieci anni e che si avvicina paurosamente ai record registrati nel 2007 (274) e nel 2008 (268).
Divorzi
Gli ultimi anni hanno invece portato un vero e proprio boom di divorzi.
Sono infatti lontani i 131 registrati nel 2014, se è vero che dall’anno successivo le cifre volano abbondantemente sopra le 200 unità (292 nel 2015, 308 nel 2016, 256 nel 2017, 224 nel 2018), fino ad attestarsi sulle 233 del 2019.
Ed ecco che anche la media si impenna, con 432.9 divorzi ogni 100 mila coniugati, che spingono la Valle in vetta davanti a Liguria (400.3), Piemonte (365.8) e Toscana (345.8).
Nel 2019, 146 divorzi sono passati dal tribunale (82 consensuali e 64 giudiziali), mentre 87 sono stati quelli extragiudiziali (2 assistiti da avvocati e 85 presso lo stato civile).
Unioni civili
Discorso a parte, infine, meritano le unioni civili.
A guidare la speciale graduatoria, con 6.1 ogni 100.000 abitanti, è il Lazio, seguito a ruota da Lombardia (5.6), Toscana e Liguria (5.4).
La Valle d’Aosta si avvicina comunque al podio, con un tasso superiore a 5, ben sopra la media nazionale di poco superiore a 4.
Una particolarità riguarda la composizione di queste unioni civili: nella nostra Regione, infatti, il 70% sono avvenute tra donne (30% di uomini), in decisa controtendenza rispetto al 62.2% di unioni civili tra uomini registrate a livello nazionale.
(alessandro bianchet)