Albert Lanièce: «Intervento statale scongiuri l’aumento delle bollette»
Il politico è intervenuto in Senato nel corso della "dichiarazione di voto" sulla proposta di risoluzione della maggioranza che aveva per oggetto le comunicazioni rese dal presidente Draghi in vista del Consiglio europeo
Soluzioni per evitare una “crisi energetica” e riconoscimento dell’importanza del ruolo degli Enti locali nella gestione degli aiuti europei. E’ quanto chiesto dal senatore valdostano Albert Lanièce (Uv) mercoledì 20 ottobre al presidente del Consiglio Mario Draghi. Il politico valdostano è intervenuto in Senato nel corso della “dichiarazione di voto” sulla proposta di risoluzione n°2 della maggioranza che aveva per oggetto le comunicazioni rese dal presidente Draghi in vista del Consiglio europeo.
Tra le altre cose, Lanièce ha evidenziato «la grande attesa che tutti i territori di montagna stanno vivendo in questi giorni per il ritorno della stagione invernale, un’attesa che arriva dopo due anni di grande mortificazione per il nostro turismo».
La risoluzione è stata approvata con il voto favorevole anche di Lanièce.
Stangata bollette
Ma andiamo con ordine. Riguardo alla “stangata” sulle bollette di gas e luce, il senatore ha detto: «Non era neppure immaginabile che dopo la crisi sanitaria il mondo sarebbe stato sull’orlo di una crisi energetica. Siamo in una strettoia, dalla quale bisogna uscire senza cercare scorciatoie o adagiandosi su quella propaganda che fa delle politiche di transizione ambientale la causa dell’aumento dei costi delle bollette. Innanzitutto è necessario che continui, come lei ha appena illustrato, l’intervento statale per scongiurare un aumento dei costi delle bollette per le famiglie e le imprese, che intaccherebbe le prospettive di crescita economica».
E, sempre per Lanièce, «è necessario che continui, come lei (rivolgendosi a Draghi ndr) ha appena illustrato, l’intervento statale per scongiurare un aumento dei costi delle bollette per le famiglie e le imprese, che intaccherebbe le prospettive di crescita economica. E serve anche un maggior coordinamento europeo non solo sugli obiettivi, ma anche sulla legislazione per lo sviluppo delle rinnovabili».
Energie rinnovabili
Proprio sul tema delle energie rinnovabili il politico ha aggiunto: «Come gruppo per le Autonomie rappresentiamo territori come la Valle d’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano. La mia regione, la Valle d’Aosta, è tra i principali produttori di energia idroelettrica, un’energia pulita e rinnovabile per definizione, ma non nascondiamo che siamo preoccupati per il problema del rinnovo delle concessioni delle acque. In particolare si avverte la mancanza di una normativa europea che omogenizzi le varie discipline, soprattutto sulla durata delle concessioni».
Ruolo degli enti locali
«Un altro tema che come autonomisti sentiamo particolarmente – ha poi detto Lanièce -, riguarda il ruolo degli Enti locali nella gestione degli aiuti europei. Perché sono gli unici chehanno la sensibilità e la conoscenza dei territori per sviluppare iniziative che incidano direttamente nella vita dei cittadini rispetto alle 6 grandi missioni del Piano». Motivo per cui «bisogna mettere anche i Comuni più piccoli nelle condizioni di sviluppare e attuare i progetti per la rigenerazione urbana».
QUI il video dell’intervento di Albert Lanièce in aula.
(f.d.)