Covid, monitoraggio Valle d’Aosta: +157% di nuovi casi e +45% di ospedalizzati
I dati del monitoraggio della settimana 28 dicembre - 3 gennaio curato dal dottor Luca Fusaro
Covid, monitoraggio Valle d’Aosta: +157% di nuovi casi e +45% di ospedalizzati.
Il monitoraggio, nella settimana 28 dicembre-03 gennaio, rileva un ulteriore aumento dei nuovi casi (+157,4%) e degli ospedalizzati (+45,5%): +45,2% i ricoverati in area non critica, +50% (da 2 a 3) in terapia intensiva.
Incidenza da 602 a 1.550 e tasso di positività da 4,9% a 10,2%.
I posti letto occupati in area medica sono il 45,5%, il 9,1% in terapia intensiva.
Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino l’85,6% degli over 12 e l’89,3% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in salita da 3 settimane: 1.923 i contagi segnalati (+157,4%).
Gli attualmente positivi salgono da 1.235 a 2.831 (+129,2%).
Il 98,3% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 2.783), l’1,6% ricoverato con sintomi (n. 45) e lo 0,1% in terapia intensiva (n. 3).
Gli ospedalizzati passano da 33 a 48 (+45,5%).
Dal picco del 13 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 68 a 45 (-33,8%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco del 6 aprile, da 15 a 3 (-80%).
Le persone in isolamento domiciliare passano da 1.202 a 2.783 (+131,5%). Si registra un decesso, il totale da inizio pandemia è pari a 488.
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 602 a 1.550.
I posti letto occupati in area medica sono il 45,5% (45 su 99), il 9,1% (3 su 33) in terapia intensiva.
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri.
Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti.
In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%.
Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla.
Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%.
Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Vaccini
Al 3 gennaio (aggiornamento ore 06:15) il 4,2% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 4.668), l’81,4% ha completato il ciclo vaccinale (n. 91.147), il 14,4% non ha ricevuto alcuna dose (n. 16.183), l’85,6% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 95.815).
Gli over 50 che hanno completato il ciclo vaccinale sono 51.129 su 59.718 (85,6%), 53.316 hanno ricevuto almeno una dose (89,3%), 2.187 sono in attesa della 2ᵃ dose (3,7%), 6.402 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (10,7%).
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 15.161 a 18.830 (+24,2%), in media 2.690 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia.
Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi.
La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo. In Valle d’Aosta il tasso di positività calcolato sui tamponi passa da 4,9% a 10,2%.
L’autore dell’analisi è il dottor Luca Fusaro (lucafusaro82@libero.it)
(re.aostanews.it)