Fugge dal matrimonio, ma il marito la aggredisce: condannato
L'uomo, 33 anni e di origini marocchine, avrebbe anche minacciato la donna con numerosi messaggi e telefonate
Lei aveva chiesto la separazione, ma lui non riusciva a farsene una ragione. In un’occasione la avrebbe anche aggredita fisicamente dopo averla “sorpresa” sotto casa con con il nuovo compagno; avrebbe anche colpito quest’ultimo al volto con un pugno. Come se non bastasse, la avrebbe minacciata più volte, soprattutto con messaggi e telefonate.
Per questi motivi, un 33enne di origini marocchine (del quale non riportiamo le generalità per non consentire l’identificazione della vittima) è stato condannato a 1 anno e 3 mesi di carcere dal giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore. Il dispositivo della sentenza è stato letto in aula venerdì 4 febbraio.
La Procura della Repubblica (pm Manlio D’Ambrosi) aveva invocato un pena di 4 anni e mezzo di carcere. Il 33enne era accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex moglie e di lesioni aggravate nei confronti della donna e del nuovo compagno di quest’ultima.
I fatti
In base a quanto ricostruito dalle indagini, marito e moglie vivevano in Valle d’Aosta. Nel maggio 2021, però, la donna decide di tornare in Marocco – dove si erano sposati – per avviare le pratiche di separazione.
Al suo ritorno in Valle, il marito la aspetta sotto casa. Trovandosi davanti la donna e un altro uomo, il 33enne li insulta poi li aggredisce fisicamente. Anche dopo questo episodio, continua ad assillare e minacciare la donna con chiamate e messaggi.
Fino a quando la moglie non sporge denuncia. La Procura di Aosta ha subito ottenuto la misura cautelare dei domiciliari per l’uomo. E venerdì è arrivata la condanna (in primo grado).
(f.d.)