Bando Periferie: nel futuro di Aosta un nuovo palaghiaccio
Un nuovo progetto anche per i campi di calcio in sintetico dell'area Montfleury
Lo stato di avanzamento del Bando Periferie è stato oggetto della riunione congiunta tra la Prima Commissione ‘Sviluppo Economico e culturale’, presieduta dalla consigliera Cecilia Lazzarotto e la Seconda Commissione ‘Politiche del territorio e Opere Pubbliche’, presieduta dal consigliere Pietro Varisella, oggi pomeriggio, nella sala del Consiglio comunale di Aosta.
La consigliera Cecilia Lazzarotto e l’ingegner Marco Framarin
Introdotto dalla presidente Cecilia Lazzarotto, il coordinatore dei dirigenti dell’area tecnica e Responsabile Unico Procedimento del Bando Periferie, l’ingegner Marco Framarin ha ripercorso gli esordi del Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
«Il Bando Periferie deriva da un’iniziativa alla quale partecipammo diversi anni fa, inviando il dossier ‘Aosta recupera la propria identità» ha spiegato l’ingegner Framarin.
«Aosta arrivò in 86ª posizione, ma ottenne un finanziamento di 12 milioni di euro per opere pubbliche ma anche iniziative sociali».
Il nuovo palaghiaccio
Aosta avrà un nuovo palaghiaccio che sorgerà probabilmente nell’area di fronte, attualmente adibita a parcheggio.
Impraticabile, secondo quanto riferito dall’ingegner Framarin, l’idea di costruire una centrale di cogenerazione per l’impianto, come originariamente previsto dal progetto di riqualificazione energetica.
Le verifiche sismiche hanno definitivamente fatto desistere da un’ipotesi di restyling.
Naturalmente i 900 mila euro non sono sufficienti a costruire il nuovo impianto.
Serviranno circa 6 milioni di euro, secondo quanto riferito dall’ingegner Framarin.
L’ipotesi di un leasing in costruendo ha portato all’idea di realizzare un nuovo impianto, anche per la necessità di evitare la chiusura dell’impianto mentre si procede con i lavori.
Si sta studiando come gestire la gara.
«Realizzeremo il nuovo impianto, dopodiché il vecchio sarà abbattuto e là, eventualmente, si potrà ricavare un’area di sosta, alberata – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici e Gestione del Territorio Corrado Cometto, riflettendo sul fatto che bisognerà trovare la giusta sintesi tra un palaghiaccio che ha bisogno di freddo e una piscina che invece chiede il caldo, «lavoreremo sulla sostenibilità tra produzione di caldo e freddo con le pompe di calore».
Gli altri progetti
Gli altri progetti del bando periferie sono:
- le reti interrate e la pavimentazione di Arpuilles (2 milioni 232 mila euro)
- la riqualificazione di piazza Manzetti (2 milioni 319 mila euro)
- il collegamento a Sud tra via Lavoratori Vittime del Col du Mont e il quartiere Dora (3 milioni e 850
mila euro il costo complessivo, 150 mila quelli finanziati dal Bando) - il complesso sportivo Monfleury (2 milioni 353 mila euro)
- il ripristino della vasca irrigua di Excenex (694 mila euro)
- la sistemazione dell’impluvio di Gotrau (775 mila euro)
- la fognatura e acquedotto in regione Bioula (un milione 825 mila euro)
- il parcheggio di Excenex (821 mila euro, 121 mila finanziati dal Bando)
- la rete del gas tra Arpuilles e Excenex (698 mila euro)
- Aosta recupera la propria identità (250 mila euro)
E ancora, le progettazioni per Saint-Martin e via Clavalité e corso Ivrea.
Il complesso Montfleury
«L’idea è quella di realizzare un centro sportivo chiuso, cintato, da gestire sul modello di scuola calcio, per dare un assetto più prettamente sportivo alla zona – ha spiegato l’ingegner Marco Framarin -.
Il progetto era di tre campi con la costruzione che prevedeva tribune che si affacciassero da una parte e dall’altra, con spogliatoi e servizi.
L’ipotesi è anche di costruire un campo servito da una tribuna da 150-200 posti a sedere.
Adesso abbiamo la strada che attraversa i campi e che non rende la zona troppo sicura quando si attraversa.
Sulla decisione pesa lo spostamento dell’isola ecologica in una zona ancora nono definita».
Nel frattempo, l’avvocato Scalise è stato nominato come consulente del responsabile unico del procedimento, l’ingegner Framarin.
L’obiettivo – entro il 2023 – è arrivare a redigere la progettazione definitiva con i nuovi indirizzi per arrivare ad affidare la direzione lavori.
Non favorevole al nuovo indirizzo sul Montfleury, il consigliere della Lega ed ex sindaco Bruno Giordano: «I campi sintetici al Montfleury, con tribuna a servizio di entrambi in campi, spogliatoi sotterranei con accesso diretto al terreno di gioco darebbero maggiore dignità all’insieme degli impianto sportivi della città.
Non mi convincono i nuovi indirizzi sulle modifiche progettuali – ha detto Giordano – anche alla luce del fatto che, vista l’idea del parco urbano allo stadio Puchoz – questo rimarrebbero l’unico luogo per giocare a calcio a 5, 7, 8 e 11, ribadendo la necessità di una sinergia con il comune di Gressan, vista la zona sportiva e il progetto di riqualificazione della passerella».
Secondo il collega consigliere Paolo Laurencent, «gli impianti di Aosta sono insufficienti, vista la crescita del calcio».
Nella foto in alto, l’area tra regione Tzambarlet e via Grand Eyvia che dovrebbe ospitare il nuovo impianto sportivo del comune di Aosta dedicato agli sport del ghiaccio.
(c.t.)