Vallée Santé punta il dito contro il sindaco Nuti: «Impreparato sull’ospedale»
La piccata replica del primo cittadino: «Dispiaciuto nel vedere come siano stati manipolati dati di realtà prima ancora delle mie parole»
Vallée Santé punta il dito contro il sindaco Nuti: «Impreparato sull’ospedale». Per il Comitato «il sindaco non è stato in grado di rispondere alle sollecitazioni e, soprattutto, ha pacificamente riconosciuto di non avere gli strumenti per parlarne con dovuta competenza». A scriverlo in una nota il Comitato dopo un incontro durante il quale era in ballo un confronto tra l’ipotesi di ampliamento dell’ospedale Umberto Parini di Aosta e la costruzione di un nuovo nosocomio, fuori città.
Le critiche
Fa notare il Comitato: «Abbiamo apprezzato la disponibilità del sindaco, ma non si è andati molto oltre. Il sindaco ha detto di non aver mai visto il progetto su cui sta lavorando l’amministrazione regionale e che la sua opinione è che passeranno ancora diversi anni prima che si passi alla cantierizzazione dell’area».
Per Vallée Santé, sono «osservazioni che non possono non destare quantomeno perplessità. Stiamo parlando di un intervento di grandissima importanza per la Valle d’Aosta, ma provocherà un grosso, forse enorme, impatto per la città sotto molteplici aspetti. Il fatto che il sindaco non ne sappia nulla suscita diversi interrogativi sulle relazioni fra amministrazione regionale e Comune di Aosta. Sicuramente un passaggio grave».
I temi
Tre i temi al centro del confronto: le opportunità di sviluppo economico, turistico e culturale che potrebbero scaturire per la città se si delocalizzasse il Parini e si lavorasse su una più idonea valorizzazione dell’area museale portata alla luce dagli scavi archeologici; le inevitabili difficoltà e i disagi per la cittadinanza connessi all’avvio dei lavori di ristrutturazione e ampliamento del Parini; le disposizioni e il coinvolgimento dei servizi comunali rispetto alle normative da applicare per autorizzare l’atterraggio degli elicotteri in area urbana.
Sugli argomenti tecnici, secondo il comitato Nuti ha glissato fa sapere il Comitato: «L’incontro si è concluso praticamente con un nulla di fatto. Rimane la speranza, espressa dai rappresentanti del comitato, che ora del tema se ne possa occupare in modo più ampio e approfondito l’intero Consiglio comunale perché un’opera di questo genere non può essere trattata dalle istituzioni in modo così superficiale».
La piccata replica del sindaco di Aosta: «Dispiaciuto nel vedere manipolati dati di realtà»
«Sono dispiaciuto che l’incontro con i referenti del comitato “Vallée Santé non abbia soddisfatto le loro attese – ha fatto sapere in serata Gianni Nuti -. Ho cercato di spiegare ai miei interlocutori che ci sarà una ragione per cui l’ospedale si chiama “regionale”, ma con tutta evidenza non sono stato ben compreso. A margine, resta la delusione nel vedere, dopo due giorni, i contenuti di un confronto sereno, pacato e costruttivo, in cui credevo di aver dato risposte non fraintendibili, per contro divulgate con una deliberata volontà di manipolare dati di realtà, prima che le mie parole».
Gianni Nuti: «Il Comune ha a cuore le ricadute sulla viabilità urabana»
«Nel corso dell’incontro – ha continuato Nuti – ho spiegato che, quanto ai lavori per l’ampliamento dell’ospedale regionale, l’Amministrazione comunale vigilerà e avrà a cuore tre aspetti che rientrano nelle sue competenze: le ricadute sulla viabilità urbana, e quindi sulla mobilità dei cittadini, l’impatto urbanistico e architettonico e quello della cantieristica, affinché i disagi siano i minori possibile».
Gianni Nuti: «Faremo sentire la nostra voce determianta a difendere gli interessi della città»
«Non intendo passare per ignorante o peggio menefreghista – ha concluso il sindaco di Aosta -: il progetto dell’ospedale è in via di definizione, nessuno lo conosce, ma quando sarà il momento giusto, il tavolo interistituzionale già convocato in passato riprenderà i lavori con carte alla mano e qui non mancherà la voce del Comune di Aosta. Questa voce sarà, come nel caso dei dossier attualmente in discussione quali la riqualificazione del quartiere Cogne nell’ambito del PINQuA o del nuovo centro Brocherel, per non citare che due esempi, determinata a difendere gli interessi della città, ma all’interno di un dialogo costruttivo, articolato e proficuo in coerenza con gli ottimi rapporti esistenti tra Comune di Aosta e Regione da quando è iniziata la consiliatura».
(re.aostanews.it)