Crisi politica, Adu: «Il nuovo governo Lega e autonomisti sarebbe uno schiaffo agli elettori»
Il movimento punta il dito contro una «politica ridotta a spartizione delle poltrone, nemmeno più del potere»
Crisi politica, Adu: «Il nuovo governo Lega e autonomisti sarebbe uno schiaffo agli elettori». Lo scrive il movimento in una nota che prosegue: «sarebbe la definitiva dannazione per la nostra regione».
La denuncia
Punta il dito contro una «politica ridotta a spartizione delle poltrone, nemmeno più del potere. I programmi e gli impegni elettorali ripudiati e sostituiti da fumosi accordi che tentano di mettere assieme posizioni spesso inconciliabili. Immaginiamo una divisione dei compiti in cui gli autonomisti continuino a fare business, lasciando invece i leghisti a giocare con la propaganda e l’odio verso gli ultimi».
Adu usa toni duri nei confronti del presidente Erik Lavevaz che «senza più ritegno passa dal centro sinistra alla peggiore destra: amica di Putin, omofoba, patriarcale, razzista e farisea».
La condanna
Per il movimento «Marguerettaz e Spelgatti, in forza di questo accordo, prenotano un posto al Parlamento romano. Quest’operazione non è nemmeno paragonabile al governo di unità nazionale di Draghi, si tratta invece di un’alleanza tra le peggiori forze retrograde della nostra regione. Nel momento di maggiore crisi della Vallée – climatica, economica e demografica – gli autonomisti scelgono la via del peggiore liberismo e della chiusura al mondo esterno».
Le critiche
Facendo riferimento ai punti del programma degli 11 autonomisti (accennati dalla presidente dell’Uv Machet) Adu cita la creazione di una scuola realmente bilingue e, con ironia, commenta: «il mondo della formazione valdostano è già abbastanza disastrato così, non c’è bisogno di una regionalizzazione – che ha fallito a livello sanitario – o dell’imposizione di nuove dosi di francese di facciata, in ossequio ad un’identità valdostana ideologizzata!»
Parlando della prosecuzione nello sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte della Cva commenta «butteremo via soldi per inseguire il miraggio dei treni all’idrogeno, magari bloccando l’elettrificazione incorso!».
Sul sostegno verso le famiglie e i soggetti fragili Adu si chiede «solo se italiani?» e commenta: «la Giunta adotterà di nuovo provvedimenti discriminatori, poi cancellati dai Tribunali?».
Sulla prosecuzione delle attività volte alla costruzione del nuovo ospedale cita Spelgatti che, quando ancora non era azzerbinata ai degni eredi di Rollandin, diceva: «il progetto di raddoppio dell’ospedale non viene abbandonato perché avete il terrore della Corte dei conti».
Teme Adu che le citate tutela del sistema idrico valdostano passi per la privatizzazione di Cva e l’approvazione del piano regionale dei trasporti per la cancellazione degli impegni sula ferrovia».
Non manca un commento sulla prosecuzione degli investimenti per il rinnovamento degli impianti strategici nei principali comprensori sciistici e delle attività propedeutiche alla fattibilità del collegamento intervallivo Cime Bianche: «Ecco questo, forse, è l’unico tema su cui leghisti e autonomisti sono realmente d’accordo. La realizzazione di baracconate da Luna Park, come la stazione del Couis a Pila, con danno per l’ambiente e, soprattutto, sperpero delle tasse dei cittadini. Non pervenuti dall’elenco programmatico proposto dagli autonomisti: la gestione di un aeroporto deserto, il caro autostrade, la crisi industriale della bassa valle, la lotta alle mafie, la crisi demografica, i rifiuti e molto altro».
(re.aostanews.it)