Caos Motorizzazione Civile: Savt Fp, «soluzioni cercate tardi»
ATTUALITA'
di Alessandro Bianchet  
il 13/05/2022

Caos Motorizzazione Civile: Savt Fp, «soluzioni cercate tardi»

Il sindacato tuona alla luce delle continue problematiche dell'ente, emerse nuovamente in consiglio regionale

«Le soluzioni vengono cercate quando ormai è troppo tardi». Ci va già duro il Savt FP in merito ai problemi che attanagliano la Motorizzazione civile, emersi ancora una volta nell’ultimo consiglio regionale.

L’accusa

«La situazione non ci lascia affatto stupiti» esclama il sindacato in un duro comunicato, nel quale evidenzia come il problema sia stato «sollevato più volte», così come «le criticità che affliggono questa struttura, in primis la carenza di personale».

Il Savt Fp ritiene quindi che i problemi non si possano definire «dell’ultimo minuto», ma piuttosto parla di «soluzioni che vengono cercate quando ormai è troppo tardi – continua -. Come si può pensare che sia sufficiente un unico esaminatore abilitato per gli esami di guida per le patenti C, D ed E»?

Per il sindacato, infatti, bisognava «organizzarsi prima», visto che non «è la prima volta che i disservizi della Motorizzazione Civile sono sulla bocca di tutti: interminabili liste d’attesa, difficoltà a contattare gli uffici telefonicamente, carenza di esaminatori per il rilascio delle patenti B».

Insomma, la lista è lunga e i dipendenti, per il sindacato, «non hanno alcuna responsabilità in merito».

Fuggi fuggi

Il Savt Fp, inoltre, chiede se non sia il caso di «interrogarsi sul perché di questo fuggi fuggi generale dalla Motorizzazione Civile», la quale ha subito un «vero e proprio esodo di risorse umane», non per «un mero discorso economico», ma piuttosto a causa di «gravi situazioni organizzative e importanti responsabilità che mal si conciliano con i carichi di lavoro».

Il sindacato ritiene poi assurdo pensare che «le persone si vedano costrette a recarsi in Piemonte per ottenere un servizio che in Valle d’Aosta non possiamo garantire in modo soddisfacente – attacca ancora -. Sarebbe ora che l’Amministrazione regionale si confrontasse con le parti sociali, per trovare delle soluzioni».

E chiude.

«Pur comprendendo i limiti di spesa del personale pubblico, riteniamo che l’ottimale distribuzione dello stesso attualmente sia una chimera».

(al.bi.)

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