Riforma elettorale: 3.363 firme chiedono il referendum consultivo
Sono 3363 le firme raccolte dalla fine di aprile a oggi dal Comitato per la Riforma elettorale Valle d’Aosta.
Questa mattina, CRE VdA ha depositato le firme per chiedere un referendum consultivo sulla proposta di legge di riforma del sistema elettorale che prevede l’elezione diretta del presidente della Regione e della maggioranza di Governo.
Sarebbero state sufficienti circa 2100 firme, come dire 1/50 degli elettori, così come dice la legge regionale 12/2003.
Il Comitato per la Riforma elettorale è promosso da un centinaio di cittadini e sostenuto in modo trasversale anche da organizzazioni politiche, tra cui Fratelli d’Italia, Cinque Stelle, Evolvendo, Rinascimento VdA, PCP, Gauche, Azione e Italia al centro.
Il referendum consultivo non richiede quorum, ma la percentuale di elettori che andrà a votare avrà un peso politico importante.
E’ la prima volta che nella nostra regione si tenta la strada del referendum consultivo.
La proposta di legge (depositata dalle consigliere di PCP Erika Guichardaz e Chiara Minelli) prevede che il presidente della Regione possa restare in carica due legislature, dopodiché potrà proseguire la sua azione politica fuori da palazzo perchè non potrà più fare neppure il consigliere regionale.
Referendum consultivo, 3363 firme: 25 giorni per la verifica
Gli uffici devono ora verificare il numero e la regolarità delle firme raccolte.
Hanno 25 giorni di tempo.
Poi sarà il Consiglio a decidere se e quale quesito sottoporre agli elettori.
Secondo il Comitato per la Riforma Elettorale VdA si potrebbe votare nel mese di settembre.
Oggi, il gruppo di Forza Italia in Consiglio ha depositato una proposta di legge «per garantire la stabilità di governo».
(c.t.)
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