Letture Altre, doppio premio per il “lilla” di Ida e Margot
Letture Altre, doppio premio per il “lilla” di Ida e Margot.
La performance sui disturbi alimentari del contest Letture Altre si aggiudica il premio del pubblico e la selezione per il Festival Aosta Città Diffusa.
Le Letture Altre non potevano che essere recitate in un luogo altro.
Un non luogo, a cui la compagnia Palinodie ha regalato, per una sera, una nuova veste di luci, suoni, immagini voci, emozioni e passioni.
Lunedì 6 giugno al Parking de la Ville si è parlato di antropocentrismo, disagio mentale, femminismo, transfobia, lockdown, esclusione sociale, violenza contro le donne, xenofobia, disturbi alimentari.
Temi duri, importanti, pesanti dai quali però si apre uno spiraglio di speranza, una luce per il futuro, come quella del sole che illumina il racconto di Margot Savoye e Ida Stellin nella performance Chiara Sole. Anoressia e bulimia: un’esperienza di vita e morte, performance che si porta a casa un doppio premio.
Letture Altre

Letture Altre era il contest rivolto a ragazzə tra i 14 e 20 anni delle scuole superiori di Aosta, per esprimere il loro parere su ciò che conta nel presente inerente al tema della diversità, dell’alterità.
Il concorso è nato da un’idea di Verdiana Vono e Stefania Tagliaferri, curato dalla compagnia teatrale Palinodie e promosso dall’assessorato Istruzione, Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Aosta.
La restituzione del lavoro fatto sui testi e sulle immagini è andato in scena lunedì sera sul palco allestito al Parking de la Ville «per ricordarci che le nostre vite non devono essere parcheggiate».
La serata
Nove coppie sono salitə sul palco per dare voce a temi che la società ritiene altri, non conformi, diversi.
«In una serata gremita di pubblico, abbiamo dimostrato, ancora una volta, nel caso ce ne fosse bisogno, che questa generazione non è per niente parcheggiata, ma pronta a prendere la parola e a mettersi in gioco» sottolineano le curatrici del progetto Vono e Tagliaferri.
I ragazzi e le ragazze hanno letto passaggi di romanzi, articoli di giornale, estratti di blog che hanno fatto dialogare con video, disegni e immagini, spiegando poi l’idea di partenza, l’intento che li ha mossi.
In alcuni casi il testo e l’interpretazione non avevano bisogno di ulteriori commenti, che rischiavano di ridurne l’efficacia, in altri, al contrario, l’illustrazione del lavoro fatto ha restituito la passione dei ragazzi più della performance stessa.
I partecipanti
A rompere il ghiaccio è stata la performance di Alessia Girardi, Martina Perrone e Davide Renda che presentava la diversità come ricchezza leggendo il testo La Torre di Babele – più un dono che un castigo di Elena Lowenthal e Lo spirito della parola di Raimon Panikkar, accompagnati da foto e opere d’arte dedicate ai mille volti che una torre di Babele può avere.
A seguire Sirine Ghazouani e Amina Jallal hanno portato sul palco i diritti degli animali portando un testo, Cavie? Sperimentazione e diritti animali di Gilberto Corbellini e Chiara Lalli, sul quale non erano d’accordo, e immagini forti di test sugli animali.
Heidi Cianciana e Federica Sulas hanno trattato lo spinoso tema della violenza contro le donne con It end with usa – siamo noi a dire basta di Colleen Hoover con la significativa immagine di un fiore rotto.
Marta Canuto e Giulia Pession (neo campionessa mondiale delle Olimpiadi di Filosofia) hanno parlato di riscatto sociale e rappresentanza delle minoranza con un estratto da Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo.
I disturbi alimentari sono stati il tema scelto da Margot Savoye e Ida Stellin nella performance Chiara Sole. Anoressia e bulimia: un’esperienza di vita e morte alla quale hanno dato ancora più risalto indossando abiti lilla, colore associato al disturbo.
Alice Giglio e Anthony Grasso hanno scelto di abbinare un video al testo Queerfobia. Racconti, poesie e immagini di odio quotidiano di Gianluca Polastri e Giorgio Ghibaudo, mentre Clarissa Giannattasio e Jeandy Ndabutu Akwessi, “accoppiati” dalle curatrici del laboratorio per l’affinità dei temi trattati, hanno messo in dialogo Lo squalficato di Osamu Dazai e La paura sociale del diverso, di Tiziana Giannittelli.
Un altro video per la prova di Chiara Daniela Zoja e Nicole Crea, ispiratesi alla sceneggiatura del film Batman: the killinng joke, Solo una brutta giornata, mentre Sofia Costantini e Scilla Ecora hanno scelto la musica, della quale hanno seguito il ritmo, per raccontare la loro Alterità, di Alexandros tratto dal blog alidicarta.it, degna conclusione di Letture Altre.
I premi

Sei i premi assegnati, buoni libri, accessori per smartphone, biglietti per eventi culturali e adozioni di alveari, per un totale di 900 euro, e la possibilità di presentare il proprio reading all’interno del programma del Festival Città Diffusa.
A Chiara Daniela Zoja e Nicole Crea è andato il premio dei colleghi degli altri gruppi.
La performance di Margot Savoye e Ida Stellin è stata la più votata dal pubblico ed è stata selezionata dalle curatrici Stefania Tagliaferri e Verdiana Vono per partecipare al Festival Città Diffusa insieme a quelle di Heidi Cianciana e Federica Sulas e Clarissa Giannattasio e Jeandy Ndabutu Akwesi.
Infine il premio della giuria, formata da Teresa Grange, professoressa ordinaria di pedagogia sperimentale dell’Università della Valle d’Aosta, Erika David, giornalista professionista, redattrice delle pagine culturali di Gazzetta Matin e Andrea Cazzato, attore professionista e speaker, è andato alla performance di Alice Giglio e Anthony Grasso.
Infine.
La promessa di una seconda edizione della vice sindaca Josette Borre, sottolineata dall’assessore Samuele Tedesco, che ha aperto la serata con una sua performance speciale, non è certo passata in sordina…
(re.aostanews.it)
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