Riforma elettorale, Lavevaz: «Il referendum consultivo è affare del Consiglio Valle»
Riforma elettorale, Lavevaz: «Il referendum consultivo è affare del Consiglio Valle».
No compito del presidente
«Qui si vuole tirare per la giacca il presidente della Regione in un ambito in cui non ha alcun titolo di entrare, questo è un iter che spetta interamente al Consiglio regionale» ha sottolineato il presidente della Regione Erik Lavevaz, rispondendo ad un ‘question time’ presentato dalla consigliera del Progetto Civico Progressista Chiara Minelli.
Sottoscritta da 3.363 elettori valdostani e validata lo scorso 10 giugno, la richiesta di referendum consultivo non è stata iscritta all’ordine del giorno dell’assemblea regionale. Con questa iniziativa, Minelli ha chiesto al presidente della Regione se ha «concordato con il presidente del Consiglio di dare una rapida risposta alla richiesta di referendum consultivo, se necessario, con la richiesta di convocazione a breve di un Consiglio regionale straordinario».
Lavevaz ribadisce: «Qui c’è il tentativo di coinvolgere il presidente della Regione attraverso un uso strumentale dei richiami normativi quando l’iter è interno al Consiglio regionale, come sapete benissimo. Come previsto dalla normativa regionale, io aspetto la deliberazione a maggioranza assunta da questo Consiglio per indire il referendum».Ha concluso: «Non credo quindi che il presidente della Regione abbia nulla da concordare con il presidente del Consiglio, anche perché sarebbe un’indebita ingerenza dal momento che è un iter tutto interno al Consiglio regionale».
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