MAV: mercoledì 29 riparte il Museo dell’artigianato valdostano con un nuovo allestimento
L'apertura al pubblico è fissata per giovedì 30 giugno: «Saremo più competitivi nel panorama turistico-culturale valdostano»
Verrà presentato domani, mercoledì 29 giugno, il nuovo allestimento del Mav, Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione.
Aperto al pubblico nel 2009, il musedo di Fénis è stato sottoposto a un pesante riallestimento degli spazi interni e sarà nuovamente fruibile a partire da giovedì 30 giugno.
L’assessore alle Attività produttive
Soddisfatto per la riuscita degli interventi l’assessore regionale alle Attività produttive, Luigi Bertschy.
«L’ iniziativa ha impegnato l’équipe in un grande lavoro di riflessione e ricerca per presentare al pubblico una rinnovata immagine del nostro artigianato di tradizione – spiega l’assessore -. Il MAV ritorna a essere la principale vetrina dell’artigianato valdostano di tradizione che, per mantenere il suo ruolo culturale, sociale ed economico, deve sapersi innovare adattandosi ai gusti e alle richieste degli appassionati, rendendo accessibile e accattivante la produzione artigianale della tradizione valdostana».
Allestimento rinnovato
I lavori di restyling presenteranno quindi ai visitatori un allestimento totalmente rinnovato nei colori, nei modelli e negli spazi, ma soprattutto con un nuovo modo di parlare di artigianato.
I patrimoni esposti appartengono alla collezione IVAT, alla Collezione Brocherel, di proprietà del Museo Civico di Arte antica e Palazzo Madama di Torino e ad alcuni collezionisti privati.
«A tredici anni dalla sua inaugurazione il museo è stato capace di far percepire gli oggetti di artigianato quali patrimonio da tutelare – commenta la conservatrice, responsabile del MAV, Nurye Donatoni –. Ci siamo però resi conto che era necessario guardare oltre».
E il guardare oltre si concretizza in un «nuovo allestimento, con cui vogliamo invitare il pubblico a osservare l’artigianato di tradizione attraverso un’analisi differente e innescare una riflessione sul suo significato, sulla manualità e sul rapporto con il territorio».
Le sezioni
Il nuovo allestimento prevede un percorso di analisi dei patrimoni artigianali.
La prima sezione, dedicata alla memoria come «tessuto connettivo che unisce l’individuo alla comunità», vede l’esposizione dell’intera Collezione Brocherel.
La seconda sala, dedicata alla materia, indaga invece lo stretto rapporto tra il territorio e l’artigianato, tra l’artigiano e la materia che plasma.
Il percorso prosegue poi con la forma (l’incontro tra artigiano e materia che plasma gli oggetti), e il gesto, (la manualità pura di cui gli artigiani sono portatori, un patrimonio immateriale di conoscenze unico, senza il quale non vi sarebbe alcun oggetto).
Il tutto si conclude con uno sguardo all’avanguardia, alla capacità della creazione di andare oltre il proprio tempo, e alla bellezza, come caratteristica estetica individuale, oggettiva o sociale, di un insieme di oggetti.
Il presidente
«Con questo nuovo allestimento il Mav sarà più competitivo nel panorama turistico-culturale valdostano – conclude il presidente dell’IVAT, Bruno Domaine -. La vicinanza con il castello di Fénis permetterà il rilancio di un polo culturale di ancora maggiore attrattività e, allo stesso tempo, contribuirà alla promozione del settore artigianale nel suo insieme».
Gli orari
Il MAV, come detto, riaprirà al pubblico da giovedì 30 giugno e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
(al.bi.)