Elezioni anticipate: Tripodi non si ricandida, Lanièce deve riflettere, la Lega ha l’asso nella manica
Partiti e movimenti colti di sorpresa, scattano gli incontri per definire le strategie. Renaissance valdotaine sarà della partita
Elezioni anticipate (25 settembre), partiti e movimenti in Valle d’Aosta sono stati colti di sorpresa ma incominciano ad abbozzare le strategie. Certo è che la settimana che li attende sarà convulsa.
Da lunedì 25 si riuniscono il Comité fédéral dell’Union valdôtaine, il direttivo di Alliance valdôtaine e a ruota tutti gli altri.
Il centrodestra
Ai canapi il centrodestra ha intenzione di presentarsi compatto: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia al centro proseguono nel tavolo di confronto.
Ufficialmente, sembrerebbe prematuro parlare di candidati, ma il Carroccio potrebbe calare l’asso Nicoletta Spelgatti, la più votata alle Regionali del 2020.
La coordinatrice degli azzurri Emily Rini si chiama fuori dalla partita. «Sto bene nel mio ruolo» dice a Gazzetta Matin, aprendo le porte a un candidato di Giorgia Meloni. E perché no il suo portavoce regionale Alberto Zucchi.
Autonomisti
Restano abbottonati gli autonomisti. Lo zoccolo duro c’è: gli undici consiglieri di Uv-Av-VdA Unie nelle cui fila milita il politico di lungo corso Luciano Caveri che a tornare a Roma non pensa e risponde con una squillante risata. Il senatore Albert Lanièce (UV) si è preso «una pausa di riflessione», deve probabilmente capire se ha l’appoggio di tutto il movimento, data la sua vicinanza ad Augusto Rollandin.
Il Pd
Il Pd guarda nei campi progressista e autonomista ma non vuole sentire parlare di M5S seguendo la linea dettata negli ultimi giorni dal segretario Enrico Letta.
M5S e sinistra
I civici e le sinistre puntano ad aggregarsi almeno a sentire Adu, Rete civica e Area democratica. Al loro tavolo siedono anche i pentastellati. A proposito di M5S: lascia la deputata uscente Elisa Tripodi. «E’ stata un’esperienza forte, una legislatura complicata dai cambi di governo, dalla pandemia e dalla guerra. Credo di avere ottenuto, anche con le difficoltà contingenti, risorse per la Valle d’Aosta anche all’interno del Pnrr e portato all’attenzione di Montecitorio le peculiarità valdostane», dice.
Renaissance ci sarà
Ha le idee chiare Renaissance valdôtaine del presidente Giovanni Girardini: «E’ assodato: noi presenteremo una lista. Ci saremo senza ombra di dubbio. Stavamo già definendo il programma sul quale accelereremo», comunica. Rivendica: «Siamo centro e lì restiamo con un occhio rivolto agli autonomisti».
Riflessioni
Non si sbilancia Pour l’autonomie. Il capogruppo a Palazzo Marco Carrel fa sapere: «Prendiamo atto di quanto accaduto e come movimento abbiamo le idee chiare sul percorso da intraprendere, ma in questo momento è giusto analizzare bene la situazione per valutare al meglio cosa serve alla nostra Regione».
Bruno Milanesio di Evolvendo scandisce: «Non escludo nessun campo. Guarderemo i contenuti, valuteremo gli obiettivi e la capacità e l’attitudine dei candidati proposti a essere ambasciatori della Valle d’Aosta a Roma».
La giunta può attendere
E la ricomposizione della giunta regionale con tanto di redistribuzione delle deleghe può attendere. Nega di temporeggiare il presidente Erik Lavevaz: «Non è temporeggiare, è prendere atto che nella discussione tra le forze politiche per la ricomposizione della giunta, che si stava chiudendo in questi giorni, cambia lo scenario, ampliandosi il perimetro della discussione. Questo comporta la necessità per le forze politiche di affrontare la questione nel complesso».
Consiglio regionale
Intanto tornerà a riunirsi mercoledì 27 e giovedì 28 il Consiglio Valle con all’ordine del giorno l’assestamento di bilancio.
(Danila Chenal)