Calcio, saranno famosi: salto tra i pro per quattro giovani valdostani
Edi Volpone, Bryan Aramini, Carlo Lenta e Caludio Fermanelli
SPORT
di Federico Donato  
il 27/07/2022

Calcio, saranno famosi: salto tra i pro per quattro giovani valdostani

Francesco Enrietti, Tommaso Martina e Bryan Aramini sono passati al Torino, mentre Carlo Lenta è approdato alla Juventus

Inizio estate da ricordare per quattro giovanissimi calciatori aostani dello Charvensod, che sono passati alle due società professionistiche torinesi.

Francesco Enrietti, attaccante classe 2010, Tommaso Martina, centrocampista classe 2012, e Bryan Aramini, esterno difensivo classe 2012, sono appena passati al Torino, mentre Carlo Lenta, difensore centrale classe 2011, è approdato alla Juventus.

Le parole dei ragazzi

Se due talentini hanno ricevuto la notizia in vacanza, gli altri sono in Valle e stanno partecipando ai camp estivi organizzati dalla società del presidente Mauro Poletti. «

Aramini: «Occasione per migliorare»

È un’occasione per migliorare ulteriormente – spiega Bryan Aramini, il cui giocatore preferito è Cristiano Ronaldo -. Sono tifoso della Juventus, va bene indossare la maglia del Toro, perché per me rappresenta una grande occasione. Durante l’anno sono andato più volte ad allenarmi con i granata, trovandomi molto bene con i compagnie con i mister. Non sono preoccupato dal dover andare avanti e indietro da Torino, mi organizzerò per farei compiti in viaggio. Sono arrivato a Charva dall’Aygreville, mi sono subito trovato molto bene, trovando allenamenti molto divertenti. In questa stagione sono migliorato sia nella fase difensiva sia in quella offensiva».

Lenta: «Sono tifoso della Juve, andare lì è bellissimo»

L’altro giocatore in partenza presente al Guido Saba è un figlio d’arte che sta ripercorrendole tappe di papà Giorgio. «È una grande emozione vestire la maglia che mio papà ha indossato per tanti anni – ammette Carlo Lenta, figlio dell’ex bomber delle giovanili bianconere e dell’Aosta-. Sono tifoso della Juventus e andare lì è bellissimo. Papà mi ha detto che dovrò impegnarmi tantissimo per dimostrare ogni giorno che posso stare lì, rimanendo sempre concentrato. È un anno e mezzo che mi alleno con la Juve, all’inizio ero un po’ timido, non conoscevo nessuno, poi mi sono ambientato e adesso mi salutano tutti e mi sento a mio agio. Sono arrivato allo Charva due anni fa dall’Aygreville, qui ho fatto il salto di qualità, sono stato accolto molto bene e sono riuscito a migliorare tanto». Il figlio di un bomber che gioca in difesa non si vede tutti i giorni. «È stata una scelta – aggiunge Lenta -. Salvare un gol è importante come segnarlo. Certo, il tuo nome non appare nel tabellone elettronico,ma evita che a comparire ci siano i nomi degli avversari».

L’articolo integrale è stato pubblicato su Gazzetta Matin il 18 luglio scorso ed è disponibile a questo link.

(d.p.)

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