Elezioni politiche: un giovane insegnante valdostano candidato a Torino
Al microfono, Andrea John Déjanaz
Politica
di Cinzia Timpano  
il 23/08/2022

Elezioni politiche: un giovane insegnante valdostano candidato a Torino

Si tratta di Andrea John Déjanaz, 30 anni, insegnante, candidato da indipendente per l'alleanza Sinistra-Verdi con capolista Marco Grimaldi. Il giovane 'volto noto' dei Fridays for future non ha dubbi: «La priorità è la crisi climatica e dovrebbe essere per l'agenda politica di tutti i partiti».

Elezioni politiche: un giovane insegnante valdostano candidato a Torino.

C’è un valdostano candidato alla Camera dei Deputati, nel collegio plurinominale di Torino, per l’alleanza Sinistra-Verdi, con capolista Marco Grimaldi.

Si candida da indipendente Andrea John Déjanaz, 30 anni di Châtillon, ormai residente a Torino, insegnante, ambientalista e attivista nella nostra regione tra i giovani dei Fridays for future.

Il giovane valdostano candidato a Torino: priorità alla crisi climatica

«Mi è stato chiesto di candidarmi, mi sono messo a disposizione e ho accettato – ha spiegato Andrea John Déjanaz, raggiunto al telefono.

Ho un solo obiettivo: portare i temi della crisi climatica e sociale al centro del dibattito politico.

Visti i tempi di queste elezioni non c’è stato il tempo materiale per organizzare un progetto con radici tra gli attivisti di Fridays for future.

Questione di tempo, ma anche anagrafiche, visti i tanti giovanissimi che però non hanno i 25 anni richiesti per la candidatura.

Ma non c’è più tempo, siamo nel pieno dei cambiamenti climatici e la siccità estrema di questi mesi, il caldo record e la sofferenza dei ghiacciai ce lo dimostrano ogni giorno».

Crisi climatica e problematiche sociali

«Ritengo che le soluzioni per la crisi climatica dovrebbero essere al centro del programma elettorale di ogni partito. Rispondere alle problematiche climatiche significa risolvere anche problematiche sociali – prosegue Déjanaz.

Abbiamo organizzato manifestazioni, flash mob, conferenze, petizioni, mail bombing, campeggi climatici e abbiamo addirittura fatto causa allo Stato perché mettesse in pratica le promesse che ha fatto.

Siamo stati ricevuti da amministratori locali, regionali, ministri.

Tutti ci hanno dato ragione, nessuno ha mosso concretamente un dito per risolvere la questione.

Quanto ancora dovremo aspettare?

La maggior parte della generazione che ha riempito le piazze in questi quattro anni di scioperi per il clima non ha l’età per candidarsi in Parlamento, molte e molti di loro non potranno neanche votare.

Eppure quello che farà il prossimo governo avrà effetti enormi sulle le loro vite.

È per loro che ho accettato di candidarmi, per battermi affinché le disuguaglianze si riducano.

Ho accettato anche perché ho grande stima per Marco Grimaldi, come persona e come politico competente che in questi anni si è speso per portare avanti le istanze dei movimenti per la giustizia climatica e per Sinistra Ecologista Torino, un progetto pieno di belle persone che credono in un cambiamento dal basso e provano a portarlo nelle istituzioni».

Elezioni politiche: ridurre le disuguaglianze

Intraprendere misure per ridurre le disuguaglianze è il primo passo per risolvere la crisi climatica secondo Déjanaz. Come? «Trasporto pubblico gratuito ad esempio, che naturalmente va accompagnamento da un efficientamento e potenziamento dei mezzzi – spiega.

Altra misura è isolare ed efficientare le case, partendo da quelle popolari.

Crediamo sia opportuno ridurre l’orario di lavoro a parità di salario  così come è prioritario ridurre i consumi materiali.

Pensiamo che l’energia pulita debba tornare in mano ai cittadini, agevolando la nascita di comunità energetiche e tassando gli extra profitti delle aziende fossili.

I ricchi continuano a essere sempre più ricchi e continuano ad arricchirsi, non prestando attenzione all’ambiente mentre le famiglie più fragili pagano bollette aumentate fino all’80%».

Nella foto in alto, Andrea John Déjanaz. 

(cinzia timpano)

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