Aosta: una vasca per irrigare i giardinetti di sant’Orso (e risparmiare 70 mila euro)
La II Commissione Consiliare permanente ha approvato il riconoscimento di pubblico interesse della vasca interrata che sarà costruita dall'amministrazione regionale
Aosta: una vasca per irrigare i giardinetti di sant’Orso (e risparmiare 70 mila euro).
La costruzione di una vasca in cemento armato, interrata, permetterà di utilizzare l’acqua del Ru du Bourg anziché di attingere all’acquedotto (acqua non potabile) per irrigare prati e aiuole dei giardinetti regionali di sant’Orso.
Ne conseguirà un risparmio di 70 mila euro circa, sulla base dei costi sostenuti dal 2005 al 2017.
L’amministrazione regionale non pagherà più la ‘bolletta’ al comune di Aosta ma si accorderà con il Consorzio che gestisce il Ru du Bourg.
Ne ha discusso nel pomeriggio la Seconda Commissione Consiliare permanente ‘Politiche del territorio e Opere Pubbliche’ del comune di Aosta.
«Si tratta della costruzione di una vasca di accumulo delle acque per il quale è necessario il riconoscimento di pubblico interesse – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Pianificazione territoriale e mobilità Loris Sartore.
Sarà l’amministrazione regionale a occuparsi dei lavori,«ma siamo qui perchè quell’area ha un vincolo di area ricreativa e qualsiasi intervento necessita del riconoscimento di pubblico interesse da parte del Consiglio comunale» – ha precisato la funzionaria dell’Area Edilizia Antonia Nato.
«La costruzione della vasca di carico dell’acqua permetterà di scollegarsi dall’acquedotto, con un’analisi costi-benefici rilevante – ha spiegato la funzionaria.
Si parla di un risparmio di 70 mila euro, tra gli anni 2005 e 2017, con un consumo di oltre 80 mila metri cubi di acqua.
La vasca per irrigare i giardinetti di sant’Orso
La vasca sarà completamente interrata, con un ingombro di 6,80×3,80; la prima parte potrà contenere oltre 3 mila metri cubi mentre 4800 saranno accumulati, per una capacità di circa 8 mila metri cubi d’acqua.
Secondo quanto riferito dalla funzionaria, «l’area ha una esigenza di tutela archeologica, quindi i lavori saranno effettuati con l’assistenza continua di un archeologo».
Il consumo medio giornaliero è di circa 8 metri cubi d’acqua al giorno, necessari a irrigare circa 7 mila metri di le aree verdi e di siepi e per i servizi igienici.
Attualmente il costo giornaliero è di 15,98 euro che si ridurrà a meno di 2 euro.
I commissari hanno approvato all’unanimità il riconoscimento di pubblico interesse della futura vasca di accumulo.
(c.t.)