Aosta Pride, un platano perché i diritti mettano radici
È stato messo a dimora questa mattina, nei giardini di via Monte Solarolo, un giovane platano a testimonianza del primo Aosta Pride
Un nuovo albero aiuterà a respirare la città di Aosta, a tenerla fresca con l’afa estiva, a regalarle un angolo di quiete o semplicemente a renderla più bella.
Questa mattina, dopo la conferenza di presentazione del programma delle Pride Weeks, l’associazione Arcigay – Queer VdA, insieme ai rappresentanti delle associazioni che sostengono l’Aosta Pride e ad alcuni amministratori del Comune di Aosta, ha messo a dimora un giovane platano nei giardini di via Monte Solarolo.
«È il momento giusto per piantare questo albero per l’Aosta Pride – dice Michel Bertinetti di Legambiente -, andare a mettere le radici in una comunità che di pride aveva molto poco».
«Il fatto di mettere le radici nella nostra società è importante per legarsi al territorio e nello stesso tempo aprirsi al futuro e al prossimo, con un messaggio di condivisione, di comunicazione di apertura».
«Legambiente fa parte del comitato ed è molto fiera di farne parte, i diritti dell’ambiente passano indubbiamente dai diritti delle persone perché le persone devono poter vivere la propria libertà nel rispetto reciproco cercando un dialogo».
Il platano
La pianta è un platano e per Bertinetti «ha le foglie aperte come per dire io sono qui, sono aperto, e per me questo corrisponde alla comunità aostana che dice siamo qui, siamo aperti, è un albero che comunica apertura verso il prossimo».
Germogli d’amore dintorno a voi, dentro di voi, dovunque siate
da Foglie d’erba di Walt Whitman
(er.da.)