Circonvenzione di incapace ai danni di un’anziana: in tre a processo
I fatti contestati nel processo iniziato oggi vanno dal 2016 al 2018, ma nel 2013 uno degli imputati era stato condannato in primo grado per lo stesso reato commesso ai danni della stessa anziana; in appello, però, era stato prosciolto per prescrizione
Circonvenzione di incapace. Questa l’accusa con cui è finita a processo un famiglia valdostana.
La prima udienza si è svolta martedì 27 settembre, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Aosta Marco Tornatore. In aula sono stati sentiti alcuni testimoni dell’accusa, mentre il 28 ottobre prossimo sarà il momento di quelli della difesa.
La vicenda
Difesi dagli avvocati Giovanni Borney e Federica Gilliavod, alla sbarra vi sono Michele Giovinazzo (classe 1960), la moglie Dorina Ciliberti (classe 1962) e il figlio della coppia.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura e dai carabinieri di Nus, Giovinazzo e consorte erano andati ad abitare insieme a un’anziana donna che viveva da sola. Per l’accusa, i due – a vario titolo – avrebbero ottenuto il ruolo di badante e procuratrice (con annessa la possibilità di operare sui conti dell’anziana).
Proprio in questo modo, ritiene la Procura, la famiglia avrebbe ottenuto la disponibilità di poco meno di 200 mila euro.
I fatti contestati nel processo iniziato oggi vanno dal 2016 al 2018, ma nel 2013 Michele Giovinazzo era stato condannato in primo grado per lo stesso reato commesso ai danni della stessa anziana. In appello, però, l’imputato era stato prosciolto per prescrizione.
In un momento precedente rispetto alla prima inchiesta, l’anziana donna (che nel frattempo è deceduta) aveva deciso di inserire Giovinazzo nel testamento, lasciando all’uomo i suoi beni.
La prossima udienza
La prossima udienza è in programma per il 28 ottobre, quando saranno ascoltati i testimoni dell’accusa e della difesa; in una data successiva, poi, si aprirà il dibattimento.
Alla luce del tempo trascorso, la vicenda potrebbe finire prescritta.
+ AGGIORNAMENTO +
Il 18 novembre 2022, tutti gli imputati sono stati assolti (in primo grado) perché «il fatto non sussiste».
(f.d.)