Mercato immobiliare, il dopo pandemia riporta il settore ai livelli pre crisi
Il 2021 ha visto di nuovo sfondato il tetto delle 2mila compravendite con 2.348 transazioni registrate in tutto il territorio regionale+29,5% rispetto all'anno precedente
Il 2021 è stato un anno estremamente positivo per il mercato immobiliare valdostano, che ha visto il settore raggiungere gli anni del boom delle compravendite.
A dirlo i numeri dell’Osservatorio immobiliare valdostano, presentati questa mattina alla stampa dalla dirigenza regionale Fiaip Valle d’Aosta, Nathalie Money, Angelo Aresu e Marinella Gerandin.
L’andamento
La presidente di Fiaip VdA, Nathalie Money, ha illustrato l’andamento del mercato ricordando la crisi aperta nel 2008, la pandemia che ha rappresentato, inizialmente, un momento di stallo e al ripresa proprio nel periodo di apertura, dopo il lockdown con la corsa a spazi diversi, più ampi e aperti.
«La riapertura durante la pandemia ha visto un riavvicinamento al mondo casa con esigenze diverse – spiega Money -: spazi più grandi e spazi esterni, e un riavvicinamento alla parte turistica da parte di stranieri».
«Negli ultimi due anni il mercato è più frizzante, in crescita, a fronte di prezzi che rimangono piuttosto stabili – aggiunge la presidente -. La situazione ad oggi è dettata anche dal superbonus del 110% che ha attratto nuovi clienti, direzionando la domanda sulle ristrutturazioni e dimenticando quasi i terreni edificabili».
Per il futuro lo scenario è aperto.
«Il caro energia, il rincaro dei prezzi di materiali e la guerra stanno cambiando il panorama, finora il mercato è fiorente, capiremo cosa succederà».
I numeri
A dare un po’ di numeri è l’ex presidente e delegato alla comunicazione della Fiaip VdA, Angelo Aresu.
«Abbiamo analizzato i dati facendo un raffronto con la situazione del mercato di 15 anni fa, pre-crisi, gli anni del boom e stiamo raggiungendo i numeri del 2005/2006, periodi in cui si registravano stabilmente 2000/2500 compravendite residenziali» spiega Aresu.
A fare da traino, come sempre, è il settore turistico, soprattutto nelle località turistiche, ma anche la parte residenziale si muove bene.
Sono 2.348 le compravendite registrate nel 2021, +29,5% rispetto all’anno precedente, la maggior parte sono lontane dal capoluogo, nelle località turistiche.
Ad Aosta sono state 387 le compravendite residenziali, rispetto alle 354 dell’anno precedente.
«I prezzi non sono aumentati se non dove la domanda supera l’offerta – precisa Aresu -, come per esempio a Cogne o a La Thuile».
Il prezzo medio regionale è di 1.841 euro al metro quadro, «una forbice che va dai 9 mila di Courmayeur agli 800 di Pont-Saint-Martin» evidenzia Aresu.
Le richieste principali riguardano appartamenti tra i 50 e gli 85 metri quadri, la presenza di balconi, terrazzi o giardini, la presenza o meno di un collegamento internet veloce.
Nota positiva anche per il settore commerciale che negli ultimi anni viaggiava con il segno meno.
Sono stati venduti, su tutto il territorio regionale, 25 uffici (+35% rispetto al 2020) e 68 negozi (+48,6).
Numero da non sottovalutare, sottolinea Aresu «di un settore che che faceva fatica a riprendersi».
Mutui
La consulente del credito Auxilia Finance Spa, Jennifer Pozzato, illustra la situazione del credito generale.
«Nonostante un contesto abbastanza negativo, tra elevata inflazione e rialzo dei tassi ufficiali, i tassi dei mutui in Italia si mantengono sui livelli contenuti rispetto alle medie storiche favorendo di conseguenza il settore immobiliare» dice Pozzato.
Situazione che ha favorito, da parte delle banche, l’introduzione, nuovamente, di prodotti a tasso variabile, aumentando il ventaglio di offerte e adattandole a seconda del momento.
Pozzato ricorda positivamente che dal 1° luglio Finaosta ha reintrodotto la possibilità di accedere ai mutui prima casa, sospesa dal 2020, aumentando l’importo concedibile dai 180 ai 200 mila euro per immobili ad alta efficienza energetica.
Il futuro
Fiaip Valle d’Aosta guarda al futuro con un «ottimismo moderato e realistico» dice la presidente Nathalie Money.
«I primi sei mesi del 2022 sembrano avere un andamento positivo, ma ci aspettiamo un rallentamento anche a fronte di una leggera diminuzione degli immobili in vendita» conclude Aresu.
(erika david)