Aosta: rimangono le prenotazioni per accedere agli uffici comunali
In Consiglio comunale si è parlato della necessità di migliorare l'accesso a uffici e servizi comunali dopo una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste e Autonomia e Libertà.
Aosta: rimangono le prenotazioni per accedere agli uffici comunali.
Ripensare l’accesso a uffici e servizi comunali.
Su questo tema si è concentrata oltre un’ora di discussione del Consiglio comunale di Aosta che ha ripreso i suoi lavori questa mattina.
Prenotazioni per accedere agli uffici comunali
La mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste e Autonomia e Libertà è stata bocciata con 16 voti contrari e 8 a favore (due consiglieri non hanno votato).
Il consigliere della Lega Sergio Togni ha illustrato l’iniziativa segnalando «le croniche difficoltà nel rapporto cittadini e uffici della pubblica amministrazione.
Così, all’ennesima segnalazione, abbiamo pensato di parlarne in modo formale.
Nella mozione circostanziamo un episodio accaduto con l’Ufficio Tributi, ma le difficoltà sono proprie a tanti uffici.
Non succede in città molto più grandi e complesse come Torino e Bologna, dove le questioni si risolvono in fretta, il rapporto cittadini-pubblica amministrazione non può diventare un calvario.
Dobbiamo cercare di capire come migliorare, cercare soluzioni efficaci che ci diano la possibilità di rimettere serenamente in contatto cittadini e apparato amministrativo».
Professionalità del personale degli uffici non in discussione
Il consigliere Togni ha precisato che «la questione non riguarda la professionalità del personale, ma le modalità di accesso, una estrema difficoltà che va risolta».
Uffici comunali: le parole della vice sindaca Josette Borre
La vice sindaca Josette Borre e assessora alle Finanze, alla Polizia locale e ai Servizi demografici si è detta dispiaciuta per la disavventura del cittadino all’Ufficio Tributi «e mi scuso».
Borre però ha fatto riferimento alla media di 40 contribuenti che ogni giorni si rivolgono agli uffici subito dopo l’emissione dei bollettini Tari, per esempio, precisando che «negli ultimi 10 giorni dall’emissione degli stessi, a martedì scorso, solo 7 persone aspettano ancora risposte, le altre questioni sono state risolte».
Sui bollettini Tari sono indicate le modalità per accedere in Comune e i numeri e mail utili. Sicuramente le modalità di accesso si possono migliorare, ma neanche troppo – ha detto la vice sindaca, illustrando le modalità Covid che si sono ‘normalizzate’.
Rimane necessario concordare un appuntamento e questo può comportare qualche tempo di attesa.
Pre Covid, gli utenti si presentavano all’Amico in Comune e venivano distribuiti negli uffici. Per la necessità di contingentare e tracciare gli ingressi, vista la pandemia, si è deciso per la prenotazione.
Poi questa modalità è stata mantenuta, non più per necessità ma perchè è stato valutato il successo della nuova modalità. Magari ci vuole un giorno o due in più a ottenere l’appuntamento, ma a quel punto l’operatore ha già comunicato i necessari documenti, così anziché essere rimbalzato e dover tornare, l’utente risolve la sua pratica in un unico appuntamento».
Borre ha anche accennato al lavoro «per un accesso al Comune sempre più smart, per arrivare a un’offerta di servizi 2.0 ma anche non perdendo di vista chi ha necessità di recarsi fisicamente in ufficio».
Nella su replica, il consigliere Togni ha ipotizzato «una giornata settimanale di accesso libero, anche perchè mail, telefonate, caricare dati o documenti su piattaforme non sono alla portata di tutti».
Exploit richieste di matrimoni da fuori Valle
Togni ha anche ipotizzato che la fuga verso piccoli Comuni possa essere causata dalla difficoltà ad avere accesso ai servizi comunali.
Borre ha ribattutto «che i motivi per cui si scelgono i piccoli Comuni sono molto diversi e ha invece citato l’exploit di richieste per i matrimoni da altri Comuni come Torino, Milano Ivrea, proprio per la rapidità delle pratiche.
Non siamo certo perfetti – ha detto la vice sindaca – ma questo è un dato che va segnalato».
Aosta: l’intervento della consigliera Balbis
E’ intervenuta anche la consigliera di La Renaissance Valdôtaine Roberta Carla Balbis che ha ribadito «la necessità di migliorare l’accesso ai servizi e di non aver mai contestato la professionalità e gentilezza degli operatori e la loro capacità di risoluzione dei problemi.
Ma forse è il sistema di prenotazione a meritare di essere rivisto, per renderlo più efficiente, magari impiegando le risorse in house».
Balbis ha fatto riferimento a un accesso personale, con un primo appuntamento avuto il 24 agosto, poi una serie di 17 telefonate, «in attesa di una risposta che non è arrivata».
«Non è una caccia alle streghe – ha ribadito Balbis – non metto in dubbio le capacità e la gentilezza degli operatori, ma ad esempio, essendo qui, non ho potuto prenotare un ulteriore ‘step’ ma ho dovuto andare via dall’ufficio e telefonare».
L’urgenza è rendere più efficienti i servizi. E poi una battuta mi sia concessa – ha concluso: 40 mail al giorno non sono un’entità così importante da smaltire».
Uffici comunali: il consigliere Protasoni chiede una visione d’insieme
Alla discussione è intervenuto anche il consigliere di PCP Fabio Protasoni che ha rilevato la necessità di «fare tesoro delle segnalazioni di disagio dei cittadini ma dell’importanza di ricondurli a una visione di insieme, altrimenti commetteremmo un errore» riferendosi ad analoghe difficoltà di accesso nei servizi dell’amministrazione regionale, dell’azienda Usl, dei servizi scolastici…
Protasoni ha parlato di un’evoluzione nel rapporto cittadini-pubblica amministrazione «ma non possiamo escludere gli anziani o coloro i quali rifiutano un percorso di acculturamento tecnologico. Io penso che avendo una cittadinanza più informata e formata sul piano tecnologico si possa fare il salto di qualità, guadagnandone in qualità e rapidità del servizio.
Ampliando la riflessione al divario digitale, il consigliere Protasoni ha ipotizzato che il «problema possa essere sociale, non organizzativo» e si è interrogato sul «come poter aiutare gli anziani e chi non ha dimestichezza con le tecnologie a superare le difficoltà».
«Se riteniamo il tema importante, potremmo rinnovare un appello alle associazioni del terzo settore che organizzano corsi di informatica e farci aiutare nella crescita della cultura digitale dei nostri cittadini».
Sul tema, la vice sindaca Borre ha fatto riferimento al servizio di accompagnamento alle iscrizioni alla mensa scolastica, pensato nel momento in cui si è realizzato, qualche giorno dopo l’avvìo delle domande, «che c’erano delle difficoltà a concludere in autonomia la procedura».
Bruno Giordano: «smantellato incomprensibilmente l’Amico in Comune»
Il consigliere Bruno Giordano ha ribadito la sua convinzione che «l’amministrazione comunale sia al servizio dei cittadini».
Giordano ha criticato «lo smantellamento avvenuto nell’amministrazione precedente dello Sportello del cittadino – Amico in Comune.
Quando è nato, era aperto sei giorni su sette, sabato mattina compreso, un giorno l’apertura era garantita anche in pausa pranzo, un altro giorno apertura fino alle 18.30 e con orari diversificati, per agevolare l’accesso ai servizi anche compatibilmente alle esigenze di lavoro».
Giordano ha rilevato che 9 volte su 10, l’istanza del cittadino veniva risolta allo sportello e che solo una necessitava di un altro passaggio.
Rimango convinto – ha concluso Giordano – che lo sportello dei cittadini e delle imprese debba essere potenziato e che questo servizio non contrasta minimamente con una popolazione particolarmente pronta dal punto di visto tecnologico.
Tenere conto dell’età dei cittadini non è secondario a parere del consigliere Giordano. Uffici front office, accessibili, al piano terra, dovrebbero essere la normalità. Non so e non voglia sapere perchè l’Amico in Comune sia stato smantellato, per esempio per il pagamento delle multe ora trasferito in una zona periferica non servita da parcheggi. Dico solo che il modello è stato copiato da altre 40 amministrazioni comunali».
L’intervento del consigliere Diego Foti
Anche il consigliere di PCP Diego Foti ha voluto offrire la sua riflessione, «ribadendo la necessità di non dover prendere un giorno di ferie per pagare una multa».
«Per qualcuno un’amministrazione smart è un vantaggio, le nuove generazioni avranno un approccio digitale molto più semplice; altri, mi riferisco alla popolazione più vecchia avrà qualche problema a superare il divario digitale.
Io penso che certe difficoltà possano e debbano essere superate perchè i vantaggi sono molto più grandi dei disagi».
Concorda il consigliere Sergio Togni: «il Comune deve essere alla portata di tutti, dal novantenne al ventenne».
Esprimendo il voto favorevole alla mozione del gruppo di Forza Italia, Paolo Laurencet ha evidenziato le difficoltà «dei cittadini ma anche delle imprese a contattare ad esempio l’ufficio per ottenere una Scia attraverso il Suel, ripassando dal centralino e talvolta non ottenendo risposte e concordando sulla necessità di migliorare l’accesso ai servizi offerti dall’amministrazione comunale».
(cinzia timpano)