Crisi di Palazzo, il passo indietro di Testolin: «Non sono più disponibile a fare il presidente»
Salta quindi la staffetta decisa dal Comité dell'Uv tra l'attuale presidente Erik Lavevaz e lo stesso Testolin alla Presidenza della Regione
«Oggi ritengo più opportuno, per la stabilità della maggioranza regionale e per salvaguardare la continuità amministrativa della nostra Regione, fare un passo indietro e ritirare la mia disponibilità da presidente incaricato in modo da sollevare anche il mio movimento da ogni ulteriore difficoltà nel confronto con gli altri movimenti e partiti della maggioranza». Così il consigliere unionista Renzo Testolin. Salta quindi la staffetta decisa dal Comité dell’Uv tra l’attuale presidente Erik Lavevaz e lo stesso Testolin alla Presidenza della Regione.
Prosegue il consigliere regionale: «Mi auspico che questa scelta possa agevolare e accelerare il percorso di ricomposizione della Giunta, iniziato, per quanto mi riguarda, dieci giorni fa con il massimo entusiasmo e, come sempre, con la massima serietà ed impegno ma che non pienamente condiviso si è voluto trasformare in una pantomima poco opportuna oltre che poco rispettosa del delicato momento che cittadini ed imprese stanno affrontando. Sono certo che il presidente Lavevaz nei prossimi giorni saprà finalmente chiudere il cerchio con un indispensabile completamento dell’esecutivo che possa ridare piena potenzialità all’azione di governo. Personalmente rimango, come sempre, a disposizione del mio movimento e del mio gruppo per lavorare dove e per quello che mi verrà richiesto».
La decisione
La decisione di Testolin arriva all’indomani del j’accuse lanciato dagli alleati dell’Uv. In una nota congiunta, FP-PD, Stella alpina, Av-VdA Unie ed Evolvendo avevano criticato la «confusione» legata alla staffetta alla Presidenza, annunciando anche la volontà di non partecipare più a riunioni politiche sul punto.
Per il consigliere regionale «le quattro forze politiche hanno preferito non incontrare la delegazione politica dell’Uv, ma di affidare i loro desiderata a un improbabile e istituzionalmente poco corretto comunicato stampa congiunto che tacciava ingiustamente l’Union di poca chiarezza e di aver creato confusione nel percorso di confronto. La scelta dell’Uv è stata al contrario assunta con chiarezza dall’organo deputato a farlo e con altrettanta chiarezza è stata comunicata agli alleati nel confronto tra le commissioni politiche del 3 novembre».
E proprio «a fronte di questi comportamenti e delle perplessità espresse dai gruppi facenti parte della maggioranza, forse in questa fase più sensibili e preoccupati da possibili rivisitazioni degli assessorati e delle relative deleghe più che attenti alle opportunità di possibile rilancio dell’azione amministrativa nel suo complesso», Testolin ha deciso di fare un passo indietro.
La vicenda
In una lunga nota, comunque, il consigliere unionista ripercorre i passi del cammino che lo avrebbe dovuto portare allo scranno più importante di Palazzo. Dopo l’archiviazione dell’inchiesta Egomnia che lo vedeva coinvolto, «senza nulla chiedere il 28 ottobre scorso mi è stata presentata, dal presidente Lavevaz, la proposta di valutare la possibilità di dare la mia disponibilità ad assumere l’incarico di formare un eventuale nuovo governo regionale e tutto ciò alla luce delle mutate situazioni che si erano venute a creare ed in funzione di un risultato elettorale, quello del 2020, che mi aveva visto essere largamente il più votato nella lista dell’Uv, movimento al quale, in questo momento, spetta l’indicazione del presidente della Regione. Presi alcuni giorni di tempo per “riassettare” le idee e le emozioni di quei momenti, convinto che questo passaggio potesse rappresentare anche per il mio movimento una occasione di rilancio per una ritrovata serenità dopo i momenti di tempesta, mi sono reso disponibile per ricoprire l’incarico proposto».
La ricostruzione
Prosegue la nota: «Da sempre credo che, come in tutti i lavori, ma soprattutto in politica, assumersi le dovute responsabilità e lavorare siano il solo modo per ripagare i cittadini che ti hanno dato fiducia. Questa mia disponibilità, al netto di sofismi intellettuali e interpretazioni autentiche di qualcuno, è stata, in data 31 ottobre, ufficialmente trasformata dal Comité Fédéral in un mandato a lavorare per la costruzione di un nuovo governo regionale da costruirsi nel perimetro delle attuali forze di maggioranza in Consiglio Valle».
Dettaglio che è stato comunicato ufficialmente «in data 3 novembre dalla commissione politica dell’Uv alle commissioni politiche di FP-PD, Alliance Valdôtaine – VdA Unie, Stella Alpina ed Evolvendo – prosegue Testolin -. Le stesse commissioni politiche si sono prese l’impegno di discutere la proposta nei loro rispettivi movimenti prima di ritrovarsi per una restituzione dei vari confronti interni».
(f.d.)