Suicidio, un’équipe multidisciplinare per la prevenzione
L'assessorato alla sanità per il futuro intende coinvolgere i migliori esperti nazionali e internazionali in tema di suicidio
Un’équipe multidisciplinare, il coinvolgimento di massimi esperti nazionali e internazionali in tema di suicidologia, una formazione per gli operatori e le sentinelle, l’implementazione dei servizi di presa in carico precoce sono alcune delle strategie alle quali il tavolo interistituzionale sulla prevenzione ai suicidi sta lavorando.
Il tavolo è tornato a riunirsi, per la seconda volta dalla sua formazione, ieri, giovedì 10 novembre e ha reso note le azioni già attivate.
Le azioni messe in campo
È stata attivata un’équipe multidisciplinare, coordinata dal Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta per la presa in carico e il trattamento tempestivo ed efficace delle persone in situazioni di rischio suicidario e dei loro famigliari.
L’équipe è formata da un medico psichiatra, dallo psicologo, da un infermiere, da un educatore e dall’assistente sociale e si interfaccerà con la rete accogliendo i segnali di bisogno e ponendosi come referente specializzato. L’équipe inoltre sta lavorando a protocolli specifici per la valutazione del rischio all’interno delle attività di cura ospedaliere.
«Data l’incidenza del fenomeno a livello regionale – spiega l’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse – riteniamo urgente procedere, sia con l’implementazione di servizi dedicati alla presa in carico precoce e volti a garantire i percorsi di cura delle persone a rischio e dei loro famigliari, sia con la realizzazione di una specifica attività formativa da rivolgere non solo ai professionisti del settore ma anche alle cosiddette sentinelle, con l’obiettivo di costruire una rete di prevenzione efficace a più largo raggio».
Le azioni future
Si è parlato anche di formazione dedicata agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine e agli operatori di pronto intervento, alle sentinelle, agli operatori educativi (insegnanti, educatori e animatori che operano a contatto con i giovani) e ai gruppi di auto mutuo aiuto, per la quale l’Assessorato ha previsto importanti risorse finanziarie nella prossima programmazione regionale, sono in corso approfondimenti volti a coinvolgere i migliori esperti nazionali e internazionali nel campo della suicidologia.
«Questo importante impianto formativo – spiega ancora l’assessore Barmasse – vuole fondare le basi di un sapere condiviso che permetta di dare seguito agli obiettivi di cura, presa in carico e prevenzione delle persone e dei loro famigliari in situazioni di fragilità e di promuovere un azione di cambiamento culturale verso l’abbattimento dello stigma, permettendo l’accesso alle cure senza timore di essere giudicati».
A dare lo stimolo perché nascesse il Progetto regionale per la prevenzione del suicidio è stato il sottogruppo Il Mandorlo Fiorito, dei volontari del soccorso Grand Paradis, e durante l’incontro è stata riconosciuta a questi volontari l’importante azione svolta.
L’incontro è stata inoltre l’occasione per approfondire l’esigenza di realizzare un contatto telefonico di emergenza dedicato e dare avvio alla definizione di un calendario di iniziative dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione della popolazione attraverso eventi culturali dedicati e condivisi con i Comuni.
«Sono molto soddisfatto delle attività avviate e dei momenti di confronto e condivisione che trovano spazio nel Tavolo interistituzionale – conclude Barmasse – i quali rappresentano prime azioni concrete per la messa a punto della rete regionale di prevenzione al suicidio».
(re.aostanews.it)