Evolvendo, ultimatum all’Union: «Risolva i problemi interni, basta all’immobilismo»
L'area di pensiero civico disponibile ad aprire un periodo di nuove consultazioni con l'obiettivo di dare stabilità alla legislatura
Evolvendo, ultimatum all’Union: «Risolva i problemi interni, basta all’immobilismo».
«L’Union valdôtaine risolva i suoi problemi interni. Sono 18 mesi che aspettiamo, che assistiamo all’incapacità del Consiglio di dedicarsi ai reali problemi della comunità. La sanità sta esplodendo e il caro bollette attanaglia le famiglie». A parlare è Leonardo La Torre tra i fondatori dell’area civica di pensiero Evolvendo che a Palazzo esprime Claudio Restano. E’ per usare l’espressione di La Torre un «avviso ai naviganti».
Ultimatum
Il documento ha il sapore dell’ultimatum ai partner di maggioranza anche se La Torre puntualizza «a noi va bene tutto ma non l’immobilismo. Ci rendiamo fin da ora disponibili ad avviare una nuova fase di consultazioni per arrivare a una soluzione duratura, efficiente ed efficace senza rivendicare, per contro, nulla per le nostre persone».
Evolvendo non esclude né governo di transizione né un’apertura alla Lega. La Torre puntualizza: «Il governo di centrodestra, piaccia o meno, è forte e noi dobbiamo interloquire con Roma».
Per Bruno Milanesio il Consiglio «somiglia sempre più a un elitario Club dei 35 caratterizzato da una spiccata autoreferenzialità, insana e destinata a incentivare le contrapposizioni personali che, per ora, hanno sortito l’unico risultato di sottrarre intelligenze ed energie all’esercizio della politica tesa a risolvere i problemi della società».
E ha proseguito: «L’obiettivo resta quello di consentire al Consiglio di giungere alla sua scadenza naturale ma uscendo dalla logica del tirare a campare. Un altro obiettivo è di giungere a una riforma elettorale».
E ha concluso: «In politica la forza e il primato non stanno nella magicità di un numero, 18 in questo caso, ma nella forza delle idee e delle proposte concrete e praticabili».