Pnrr, flop asili nido: ma la Valle d’Aosta è prima per posti disponibili
Target europeo fissato al 33%:, la nostra regione è al 43,9%; l'obiettivo è quello di raggiungere il 45%
La Corte dei conti lancia l’allarme: “ritardi ingiustificati, a rischio gli obiettivi del Pnrr”. La magistratura contabile si riferisce ai 4,6 miliardi destinati dal Pnrr alla realizzazione di 260 mila nuovi posti negli asili nido, portando il Bel Paese al 45%, ben al di sopra del target europeo fissato al 33%.
Pochi secondo la Corte dei conti i progetti presentati dai Comuni. Tra le ipotesi dello scarso interesse a presentare progetti c’è forse il timore delle amministrazioni di essere poi costrette a far fronte a possibili alti costi di gestione. Però così si perde un mucchio di soldi e la possibilità, soprattutto al Sud, di creare questi posti in asili nido che tanto mancano, se è vero che otto regioni non rispettano il parametro fissato dall’Unione europea del 33%.
Italia lontana dal target europeo
La copertura media di posti negli asili nido in Italia è del 26,6% (361.318 posti), ovvero il numero di posti nei nidi calcolato come servizi educativi per 100 bambini residenti sotto i 3 anni. Ciò classifica l’Italia ben al di sotto del target minimo europeo fissato al 33% dal Consiglio Europeo di Barcellona del 2002. Inoltre, i dati rielaborati dal Centro Studi ImpresaLavoro, sulla base di uno studio ISTAT, rilevano come all’interno della nostra Penisola la copertura dei posti nei nidi rappresenti una situazione marcatamente eterogenea.
Valle d’Aosta virtuosa
Si posizionano al di sopra del 33% (media-target dell’Unione Europea) la Valle d’Aosta (43,9%), che è al primo posto per numero di posti in asili nido rispetto alla popolazione, l’Umbria (43,0%), l’Emilia-Romagna (40,1%), la Toscana (37,3%), il Lazio (34,3%) e il Friuli-Venezia Giulia (33,7%). Le altre regioni d’Italia, invece, si caratterizzano per gravi carenze di copertura di posti in asili nido: ciò è forse dovuto alla mancanza di risorse o a variabili sociali. La maggior parte delle Regioni con copertura al di sotto della media europea si trova tra il 25% e il 30%, raggiungendo situazioni di significativa carenza in Campania (10,4%), Calabria (10,9%) e Sicilia (12,4%).
(re.aostanews.it)