Saint-Christophe, i Velo Ok non perdonano: 160 verbali consegnati in un giorno
Il sindaco di Saint-Christophe Paolo Cheney replica alle accuse: «non facciamo cassa, sulla sicurezza non ci sono compromessi».
Saint-Christophe, i Velo Ok non perdonano: 160 verbali consegnati in un giorno.
In un giorno sono stati consegnati oltre 160 verbali, multe comminate per il superamento dei limiti di velocità nei centri urbani ed è scoppiata la protesta con tanto di annunci di ricorso al Giudice di pace.
«Che facciano ricorso» sbotta il sindaco Paolo Cheney che scandisce: «La sicurezza dei cittadini, per l’Amministrazione, è primaria».
A chi lamenta la poca tolleranza il sindaco precisa: «I rilevatori di velocità (i Velo Ok ndr) sono tutti tarati a 5 km oltre il limite del segnale di divieto.
Per cui se nell’infrazione viene evidenziato 2 km/orari in più, vale a dire 52, nel caso di un limite a 50, vuol dire che la macchina viaggiava a oltre 57 all’ora. Osservare le ordinanze è sicuramente segnale di senso civico, che manca. I miei concittadini non si arrampichino sui vetri.
Il Comune applica semplicemente le leggi».
Torna a ripetere Cheney: «All’amministrazione a conti fatti, togliendo i costi per la gestione dei VelOk, rimango attorno ai 7 mila euro senza contare le ore di lavoro sottratte al servizio sul campo dei vigili urbani chiamati a compilare centinaia di verbali.
L’amministrazione, sulle multe, non fa cassa. Basti pensare che spende per la manutenzione delle strade circa 200 mila euro l’anni».
I Velo Ok non perdonano: 160 verbali consegnati in un giorno
C’è anche chi chiede l’installazione di nuovi totem o di attivare i controlli anche di notte.
«C’è qualche paesano, e non solo i ragazzi giovani, che pensa di essere su un circuito di formula uno. La strada che porta dal castello verso Sorreley è sempre più pericolosa, dovrebbero aumentare le multe» e ancora: «Purtroppo tanti incidenti succedono per la velocità e le distrazioni. Ben vengano le multe a chi corre».
Qualcuno si interroga: «Ma davvero se si arriva a 57 km/h in prossimità di un brutto incrocio e dove ci sono le strisce pedonali si pensa sia logico prendersela con l’amministrazione comunale?
Non potrei accettarlo nemmeno da un ventenne neopatentato con gli entusiasmi dei primi tempi di guida, figuriamoci da un adulto.
Chi abita a Chabloz, sa bene quanto sia pericoloso quel tratto.
Negli ultimi 15 anni sono state investite 3 persone e non si contano gli incidenti all’incrocio».
C’è chi dimostra senso civico, come invocato dal primo cittadino: «Ho preso anch’io la multa per due chilometri in più ma guardando bene andavo a 57, quindi mea culpa.
Farà arrabbiare la multa ma i limiti vanno rispettati comunque».
Sempre per la sicurezza stradale inizieranno a breve i lavori per la realizzazione di un marciapiedi in frazione Pallein lungo la strada che porta alla scuola.
(danila chenal)