30 anni di Soroptimist Club Valle d’Aosta: «sempre dalla parte delle donne»
Il club ha celebrato la ricorrenza all'insegna della cultura, conoscendo la Cogne Acciai Speciali e visitando le mostre al Forte di Bard
30 anni di Soroptimist Club Valle d’Aosta: «sempre dalla parte delle donne».
Il Soroptimist international club della Valle d’Aosta ha tagliato il traguardo dei 30 anni di impegno nella promozione della parità di genere e della leadership femminile.
Il Soroptmisti Club alla Cogne Acciai Speciali
Calate nella realtà industriale della Cogne Acciai speciali, nel pomeriggio di venerdì 27 gennaio, le 37 socie del club hanno esplorato il cuore di uno stabilimento siderurgico sempre più aperto alla valorizzazione della donna.
«Prossima alla scadenza del mio biennio da presidente, dopo il quale dovrei cedere il testimone a Viviana Vallet, posso dire che il mio mandato è stato per me l’occasione di conoscere più da vicino problematiche di cui mi sono occupata soltanto professionalmente (da avvocata, ndr) – ha commentato Alessandra Fanizzi -.
È stato esaltante poter accogliere nuove soroptimiste, alcune delle quali aggregatesi proprio in concomitanza del trentennale, forti di una imprenditorialità e di un entusiasmo che speriamo possano far crescere un gruppo piccolo ma capace di un significativo apporto sul territorio».
Dopo la cena che ha visto la partecipazione della presidente nazionale del Soroptimist, Giovanna Guercio, nonché della fondatrice della sua costola valdostana, Ester Bianchi, sabato 28 gennaio le socie sono state ospiti del Forte di Bard per una doppia visita guidata alle mostre Regen’Art e Il Déco in Italia.
Soroptimist Club VdA: presto due nuovi baby pit stop
«Dopo la sospensione dell’anno passato, vorremmo riproporre il nostro progetto di avvicinamento delle ragazze alle facoltà Stem, una due giorni in collaborazione con l’Osservatorio astronomico che possa indirizzarle verso una carriera nel più maschile campo scientifico – ha anticipato Fanizzi -.
Oltre al sostegno offerto alle valdostane in difficoltà al fianco di Fondazione comunitaria, abbiamo ipotizzato di ampliare la sfera dei nostri Baby pit stop composti da fasciatoio e postazione per l’allattamento rinnovando quello al Forte di Bard e installandone due nuovi al Museo archeologico regionale di piazza Roncas e al castello di Aymavilles».
30 anni di Soroptmisti, dalla parte delle donne
«Il Soroptimist International club della Valle d’Aosta nasce 30 anni fa quando, sotto mia iniziativa, un piccolo nucleo di 6 persone si riunisce decidendo di portare la filosofia e le idee del gruppo italiano anche nella regione – racconta la fondatrice della sezione valdostana Ester Bianchi-.
Agli inizi, ognuna di noi proveniva da vite professionali e personali differenti ed era dotata di competenze diverse che le permettevano di scegliere e occupare una sola carica».
Le tante iniziative del Soroptimist
Grazie a una apertura sempre maggiore alle giovani leve, le soroptimiste sono state protagoniste di un ventaglio di iniziative tra cui i gemellaggi con Canterbury e Nice-Azur, l’attribuzione di borse di studio in ambito musicale e finanziario e, tra le ultime in ordine temporale, la creazione assieme allo Zonta club di una stanza sicura per le donne che vogliano sporgere denuncia all’interno della caserma dei Carabinieri di Aosta.
«Oltre ad aver badato alle necessità della Valle d’Aosta, abbiamo guardato anche al di fuori dei confini nazionali per venire incontro alle esigenze delle donne asiatiche e africane, come è stato il caso del torneo di golf organizzato per promuovere l’alfabetizzazione e l’educazione in Ruanda – ricorda Paola Battistini Varda-.
È stato però il contributo dato al Premio internazionale donna dell’anno ad aver attirato davvero l’attenzione sulla grandezza delle azioni portate avanti dalle donne di tutto il mondo, una su tutte il premio Nobel per la pace 2018 Nadia Murad».
Il Soroptimist ha negli anni offerto il proprio contributo sia nel campo della solidarietà attraverso interventi che facessero fronte ai bisogni del territorio sia durante momenti di crisi quali per esempio la caduta del Ponte Morandi di Genova, la guerra in Ucraina e le persecuzioni delle donne in Afghanistan.
Il Soroptimist vuole accelerare il cambiamento
«Sulla scia del nostro attuale slogan, Acceleriamo il cambiamento, vogliamo continuare a impegnarci per migliorare la condizione femminile attraverso l’istruzione – concludono Bianchi e Varda -.
Proprio in tale direzione sono orientati i nostri corsi dedicati a insegnare alle imprenditrici locali la gestione dei propri spazi privati e dell’economia delle loro famiglie».
Soroptimist Club: la testimonianza di Mykyta
Il trentennale del Soroptimist international club è stato peraltro allietato dall’esibizione musicale del ventunenne Mykyta Ishchenko, tenore laureato all’Accademia di musica di Kiev e ora studente di canto lirico al Conservatorio della Valle d’Aosta.
«Sono scappato all’inizio della guerra perché nel mio Paese avevo perso ogni opportunità di esercitarmi quotidianamente con la mia voce, optando per la scuola di musica di Aosta che è stata per me quasi una famiglia di insegnanti e alunni – ha raccontato il giovane, dettosi felice di poter proseguire la propria formazione musicale nonostante un pensiero sempre rivolto a nonni, genitori e amici lasciati in patria -.
La mia vita è cambiata, così come quella di tutte le donne e madri che con il loro coraggio combattono nelle trincee e comandano gli eserciti, ma spero che le persone capiscano che supportare anche soltanto moralmente l’Ucraina rappresenti una scelta giusta e civile».
Nella foto in alto, da sinistra, la presidente del Soroptimist Club VdA Alessandra Fanizzi, la direttrice generale della Cogne Acciai Speciali Monica Pirovano, la responsabile delle relazioni esterne della CAS Sandra Bovo, Mykyta Ishchenki e la presidente nazionale Soroptimist Giovanna Guercio.
(giorgia gambino)