Giorno del Ricordo: una corona di fiori in memoria dei Martiri delle Foibe
I giardini di corso XXVI febbraio saranno intitolati a Salvatore Radizza, in memoria dei Martiri delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata
Giorno del Ricordo: una corona di fiori in memoria dei Martiri delle Foibe.
Il Comitato dieci febbraio Valle d’Aosta celebra il Giorno del Ricordo, istituito con la legge 92 del 20 marzo 2004.
«La Repubblica riconosce il 10 febbraio una giornata in cui conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale» ricorda il Comitato.
Il Comitato dieci febbraio Valle d’Aosta celebra il Giorno del Ricordo con un momento di commemorazione per ricordare tutte le vittime delle Foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.
Giorno del ricordo: la cerimonia di domani, venerdì 10 febbraio
L’appuntamento è per domani, venerdì 10 febbraio alle 17.30 al parco Martiri delle Foibe, in corso XXVI febbraio, ad Aosta.
Durante la cerimonia sarà deposta una corona di fiori al cippo commemorativo.
Sarà anche l’occasione per celebrare la nuova intitolazione, dopo la proposta votata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Si è deciso infatti di dedicare i giardini di corso XXVI febbraio a Salvatore Radizza, uno delle migliaia di infoibati, la cui famiglia ha poi messo radici nella nostra regione.
Il giardino sarà quindi intitolato ‘A Salvatore Radizza, in memoria dei Martiri delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata’.
Il commento del Comitato dieci febbraio Valle d’Aosta
«Siamo lieti del fatto che finalmente la memoria di Salvatore Radizza possa essere onorata con un luogo a lui dedicato» commenta il presidente del Comitato dieci febbraio Valle d’Aosta Andrea Manfrin.
«Riteniamo, alla luce di questa tragedia che siamo chiamati a ricordare, che sia assolutamente necessario lasciare una importante memoria di questi luttuosi fatti, affinché il Ricordo di quei tragici eventi rimanga vivo, venga raccontato e spiegato, per fare in modo che tali azioni non debbano ripetersi mai più».
(re.aostanews.it)
