Champorcher celebra la sua ragazza d’oro Samuela Comola
Champorcher celebra la sua ragazza d’oro Samuela Comola.

Rose blu e bianche, orgoglio e commozione a Champorcher che ieri sera, lunedì 20 febbraio, ha festeggiato Samuela Comola, medaglia d’oro nella staffetta ai Mondiali di Oberhof sabato scorso.
La campionessa di casa – radiosa ed emozionata – è stata festeggiata nel salone comunale, accolta da lunghi applausi, da ovazioni e dal suono dei campanacci e dai bambini e ragazzi dello sci club Champorcher, lo stessa dove ha mosso i suoi primi passi.
A fare gli onori di casa la sindaca Alice Chanoux, il presidente dello Sci Club Aurelio Danna, il presidente dell’Asiva Marco Mosso e Gianluca Crescio della sezione Ana di Champorcher e tanti amici, parenti e ammiratori che hanno voluto salutare la campionessa, medaglio d’oro al collo.
In prima fila, gli orgogliosi nonni Angelo, Laura, Rosa e Paolo.
Il racconto di Samuela

La serata è stata condotta da Cesarino Cerise che ha ripercorso la storica gara per le ragazze del team azzurro.
“Durante la gara non pensi molto alle emozioni – ha ammesso Sammy – cerchi solo di dare il meglio perché sai che nel biathlon tutto può succedere.
All’ultimo poligono può accadere di tutto, soprattutto in condizioni meteo come quelle di Oberhof.
Ho solo cercato di stare concentrata su quello che stavo facendo senza farmi distrarre da ciò che c’era intorno”.
Sammy ha raccontato di non aver seguito la gara delle compagne, troppa ansia.

“Io ho chiuso la mia frazione dopodichè me ne sono andata e poi ho detto questi sono tutti cavoli delle altre, io ho fatto il mio.
Scherzo, ma non sono riuscita a guardare la gara delle mie compagne, ho cercato di fare altro, troppa ansia guardare il poligono.
Poi però corricchiavo nel tunnel perché pioveva, facevo un po’ di defatigamento e ho tirato fuori l’applicazione per vedere com’era messa Lisa all’ultimo poligono e quando ho visto quella raffica pazzesca, sono esplosa, menomale che non c’era nessuno, ho piantato un urlo…”
La ragazza d’oro ringrazia
Samuela ha ringraziato, tra i tanti, lo Sci Club Champorcher, “dove sono cresciuta, che mi ha trasmesso la passione, perché senza passione, la vita da atleta è dura”.
Parole di riconoscenza per Gabriele (Ghisafi, ndr), il suo ‘vecchio’ allenatore, “se non fosse stato per lui io stavo per smettere due anni fa perché le cose non andavano bene”.

I festeggiamenti sono proseguiti con Karim Labbene “Blackout” che ha curato il dj set, mentre il rinfresco per gli ospiti è stato fornito dal Conad di Pont Saint Martin e Bonne Vallée.
(lucia iannuzzi)
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